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(Redazione) - "La bestia nera" - traduzioni da poesie di Keith Douglas dal libro “La bestia nera” (trad. tratta dal libro a cura di Mauro Barbetti "La Bestia Nera", Corpoll ed.)

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Keith Douglas è stato considerato un enfant prodige e un poeta rilevante da molti scrittori di lingua anglosassone, tra i quali T. S. Eliot, Ted Hughes e sua moglie Silvia Plath che ne curarono la prima edizione delle opere complete nel 1951, sei anni dopo la sua scomparsa, avvenuta durante i giorni dello sbarco di Normandia, a soli 24 anni. (Mauro Barbetti) _____ TESTI ORIGINALI IN INGLESE ____ MERSA (1) This blue halfcircle of sea moving transparently on sand as pale as salt was Cleopatra's hotel: here is a guesthouse built and broken utterly, since. An amorous modern prince lived in this scoured shell. Now from the skeletal town the cherry skinned soldiers stroll down to undress to idle on the white beach. Up there, the immensely long road goes by to Tripoli: the wind and dust reach the secrets of the whole poor town whose masks would still deceive a passer-by; faces with sightless doors for eyes, with cracks like tears oozing at corners. A dead tank alon...

(Redazione) - Genere In-verso - 22 - Il desiderio sessuale è in sé negativo?

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di David La Mantia La parola epithymia (he) / ἐπιθυμία (ή) , in greco, rappresenta il desiderio, ponendosi come una facoltà irrazionale dell'anima. La radice è la stessa di thymos, il cuore, l'appetito, ma collocato a un livello inferiore, posto tradizionalmente tra le passioni (pathe). Platone le attribuisce la più bassa delle potenze dell'anima, che ha la propria sede nel ventre e presiede alla vita vegetativa (Repubblica, IX. 584e) . Questo spiega la dilatazione dantesca e la vicinanza di golosi e lussuriosi. In entrambi è infatti il ventre a governare, sia nella hybris della gola che in quella della sessualità. Epithymia dovrebbe essere retta dalla virtù della temperan z a ( suphrosyne / σωφροσύνη ), ma tende naturalmente a liberarsi. Ognuno dei nostri desideri anela al proprio og getto specifico. Politicamente, l 'uomo tiran ni co è l'uomo del desiderio (epithymetikos / θυμητικός ) , che non sa governare le proprie p as sioni e dà allo stato il governo pi...

Due poeti allo specchio (Giorgia Mastropasqua e Sergio Daniele Donati)

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______ Mi vedi, è per te quest'ombra dell'effige non mi curo da vicino tutto è trasparente le intenzioni, in particolare ogni movimento rimanda un riflesso della chiave cui mi accordo è all'armonia che anelo nella vasta partitura nella voce, luminosa consonanza e mi assimila una voluttà sopita che ha il profumo della terra sotto i sassi che ha l'aroma della linfa dentro il ceppo dove ti ho cercato. ( GM ) ______ Che l’ombra canti sui nostri volti è forse un semplice richiamo, ma la danza delle lettere, il loro amoreggiare con un dio silenzioso e provocarne i mugugni antichi è l’anelito nei nostri lobi. Il nome che portiamo — non posso non darti ragione — è una corteccia ruvida sotto la quale cola il miele della legge del desiderio. E ci diciamo l’un l’altra in un bisbiglio bambino quanto manchino ai nostri passi le sabbie dei deserti della generazione. Eppure allora fosti presente davanti al pozzo, il sorriso arcano della Moabita, a tramutare le mie lacrime di p...

Tre poesie inedite di Grazia Frisina - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  Davvero onorati di poter pubblicare sulle pagine de  Le parole di Fedro  tre poesie inedite di Grazia Frisina, poeta e autrice di narrativa di lunga esperienza.  Come potrete voi stessi percepire si tratta di poesie dai rimi serrati – come serrati sono gli accapo, a tratti quasi sincopati – che fanno emergere nelle fibre del lettore un continuo e dialogante questionamento.  Questo effetto di "dialogo in spazi ristretti" col lettore emerge anche dalla scelta di una quasi latitanza, una rarefazione degli aggettivi nelle poesie che vi proponiamo, cosa che, evidentemente, lascia spazio al lettore per una immaginaria risposta. Mirabile in particolare, a parer mio, la terza composizione – e con questo non intendo certo che altre non lo siano – in cui la poeta ci trascina nel dominio della parola , descrivendolo come luogo in cui sussiste un suono capace di "scompaginare" le leggi dell'alfabeto.  Il suono come elemento  quasi-estraneo alla scrittu...

(Redazione) - Voci dall'Umanesimo-Rinascimento - 06 - Torquato Tasso e "l'ossessione dell'occhio che guarda"

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di Gianni Antonio Palumbo Voglio adunque che ’l nostro cortegiano in ciò che egli faccia o dica usi alcune regole universali, le quali io estimo che brevemente contengano tutto quello che a me s’appartien di dire; e per la prima e più importante fugga [...] sopra tutto l’affettazione. Appresso consideri ben che cosa è quella che egli fa o dice e ’l loco dove la fa, in presenzia di cui, a che tempo, la causa perché la fa, la età sua, la professione, il fine dove tende e i mezzi che a quello condur lo possono; e così con queste avvertenzie s’accommodi discretamente a tutto quello che fare o dir vole (B. Castiglione, Il libro del Cortegiano , con introduzione di A. Quondam, Milano, Garzanti, 1981, II, 7, pp. 128-129). Nella prima sezione del II libro del suo Cortegiano, affrontando il motivo delle circunstanzie, la cui lucida valutazione appariva costantemente sottesa all’agire del perfetto cortigiano, Castiglione pennellava una realtà, connotata − come già ampiamente evidenziato da Ame...

Stile libero

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  Bizzarra cosa davvero — ma forse nemmeno poi tanto — che nel nuoto si definisca stile libero un movimento ben codificato e costretto in corsie strette; con un muro al fondo. Così in poesia, per il poeta che continua a scrivere senza sosta, credendosi per questo senza vincolo. Un beato beota  incosciente  della costruzione  — e della costrizione — della parola. L'unico stile libero  in poesia è del poeta che tace o, al limite, di colui che, coartato a scrivere, trovi poi la forza di strappare il foglio, il figlio, la foglia dall'albero proibito dell'oblio del bene e del male. ________ Testo - inedito 2025 -  di  Sergio Daniele Donati  

Voci oracolari

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  Voci oracolari e profezie sotto la corteccia dell'ulivo. Il suono del cembalo ha la durata di una nota d'argento. E io non canto più alcun incanto. Solo il fruscio di linfe adolescenti resta di quel sogno deposto sull'ara di un dio despota. ______ Testo - inedito 2025 - di Sergio Daniele Donati 

La parola inascoltata

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La parola vera, quando si posa a terra, solletica epiteli e intuizioni. Noi invece restiamo qui,  ancora inebetiti da slogan, a cercare parole schierate — come soldati-formicherosse   sui muriccioli abbandonati  di un'ignoranza malcelata. Ti chiedono di prendere posizione ,  e tu defilati; custodisci la postura, e mostrati al mondo capace  di stare lontano dai fiumi  dei senza se e senza ma , i quali altro non sono  che dei senza sé alquanto malinconici. _____ Testo - inedito 2025 - di Sergio Daniele Donati

Giudeosufismo

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  Con lo sguardo-uncino — con lo sguardo-amo — ogni parola àncora  alla fallacia del Sé. Ogni parola è ancòra inutile, di per sé. Quasi afono invece e senza intenzione nel regno della tacitazione il mugugno di vento del Senza nome . Video-lettura di Sergio Carlacchiani   ______ Testo - inedito 2025 - e foto di Sergio Daniele Donati 

(Redazione) - Specchi e labirinti - 35 - INVITO ALLA LETTURA DE “L’ISOLA TRA LE SELVE. POESIE SCELTE 1967-2024” DI UMBERTO PIERSANTI (MARCOS Y MARCOS)

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di Paola Deplano Il fiore della letteratura italiana, Il fiore delle Mille e una notte, Il fiore della mitologia greca .  Sono solo alcuni titoli di antologie d’altri tempi dei, in cui si sottintendeva l’idea di un bouquet letterario da offrire al lettore, il fior fiore di ciò che si doveva conoscere di un autore, di un volume o di un periodo letterario. Un titolo del genere sarebbe calzato a pennello all’antologia L’isola tra le selve. Poesie scelte 1967-2024 di Umberto Piersanti, con prefazione di Fabio Pusterla, recentemente uscito per i tipi di Marcos y Marcos. In questo volume chi ha percorso passo passo l’evoluzione poetica dell’urbinate, valutando i cambiamenti e le costanti dei suoi scritti non può che convenire che, effettivamente, in esso siano contenute le liriche più riuscite, sia dal punto di vista stilistico che di contenuto. La giostra , malinconico ritratto della sofferta paternità dell’autore, L’isola , ricordo mai sbiadito di un viaggio lontano e di una donna al...