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Cinque poesie inedite di Marco Giovanni Maggi - con non-nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  È il gioco eterno del simbolo: ci solletica e lancia lontano e, poi, tenendoci legati col filo di lino sottile del significato ci riporta indietro, a velocità decuplicata, verso il nostro stesso centro.  È il gioco eterno del simbolo: tira i dadi della conoscenza sul tappeto verde di una roulette bislacca. Un gioco a cui partecipano sempre almeno tre protagonisti.  La cosa significante, la cosa significata e un soggetto a cui tutto ritorna.  È il gioco eterno del linguaggio: un prato fiorito in cui le metafore si rincorrono imponendoci un moto senza fine verso l'altro da noi, in cui la similitudine impedisce la gabbia della solitudine, del solipsismo; e si intona un canto, a volte stonato ma sempre eticamente fondante; un augurio di non fermare mai la montagna russa, il dipinto puntinista del senso della parola. Le poesie di Marco Giovanni Maggi che oggi proponiamo questo gioco lo conoscono in profondità e lasciano stupito il lettore nel loro donare un movimento che strappa da sé

Otto poesie inedite di Francesco Papallo - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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Ci sono scritture il cui ritmo è un richiamo al «limine», al confine tra territori limitrofi in cui si può percepire la graduale manifestazione della coscienza.  Sono le scritture del dormiveglia, dell'aurora e del tramonto; quelle in cui si manifesta la possibilità che i due poli del dire poetico (suono/timbro/ritmo e significato), invece che creare una tensione emotiva nel lettore, si fondono, quasi a volerci indicare la non sufficienza di un approccio sistematico alla lettura poetica.  Sono quelli versi che richiamano al tutto dinamico che investe chi sa lasciarsi  trasportare da un flusso dai molteplici formanti, senza esserne travolto e, allo stesso tempo, senza resistere alla corrente.  È questo sicuramente il caso degli inediti di Francesco Papallo che abbiamo l'onore di potervi presentare oggi.  Poesie quelle del poeta che paiono  scritte in assenza di tempo o, meglio, sapendo contemplare la compresenza di passato, presente e futuro in ogni istante.  Leggerle è un viag

Due poesie inedite di Rossella Pretto con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  Siamo davvero lieti di poter pubblicare due poesie inedite della poeta Rossella Pretto , già apparsa sulla nostra pagina letteraria.  L'autrice in queste due composizioni ci mostra ogni sua abilità e perizia ritmica, sonora e timbrica adottando due approcci differenti che donano al lettore retrogusti profondi e tonalità espressive particolari. La prima poesia dà il senso di una cadenza unica, quasi che andasse letta senza eccessive pause, "tutta d'un fiato", per arrivare al verso finale che definisce lo stesso titolo e anche - e soprattutto - lo spazio che questa sorta di "apnea poetica" dona. Una poesia, in altre parole, incalzante in cui le parole non lasciano al lettore il tempo della distrazione, nell'attesa di una conclusione che si manifesta con un nuovo respiro. La seconda, al contrario, ha un ritmo battente e regolare, accentuato dalla divisione in tre quaritine e soprattutto dalla ripetizione, in  esordio di ognuna di esse, della medesima locu

Otto poesie inedite di Zeudi Zacconi

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  LA MEMORIA DELLE IRIDI Attingere agli occhi le iridi sanno la strada del sogno brucia la scorza della terra e ci guarda accadere nel getto di un lampo restare sopra il tuo corpo i tuoi giorni di fiamma ammassati la sera sulle promesse più grandi di te sui palmi, dove è carezza raggelata la storia guardarsi di spalle alla boria del fiume ~ come facciamo a restare, come facciamo? mi scuoia, la vita mi svena era intatta anche la cera destinata a colare sopra agli occhi, la tenerezza che non ci siamo dati resterà in mano ad altri e di noi, tesoro di noi solo le iridi avranno memoria. MORIRE DI POESIA Persi dentro pelli radioattive siamo versi accidentali di tensione materia disillusa e sproporzioni vortichiamo in stati inquieti, illineari dietro strette decadenze dove la chimica dei corpi è già in disuso, dove alle morti manca il nome la resistenza è un atto terminale finché la scienza dell’abuso ha assoluzione l’ultimo bagliore è una scommessa, l’unica salvezza è morire di poesia. SPA

Tre poesie inedite di Elena Mearini con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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Elena Mearini Chi vi scrive sostiene da sempre  - lo sapete - che una visione   funzionale o finalistica della poesia sia quanto di più deleterio si possa cercare.  Figlio del Fedro di Robert Pirsig de Lo zen e l'arte della Manutenzione della motocicletta  e dell'antica saggezza del pensiero ebraico e nipponico, so bene che la Qualità,  come un manto invisibile, copre le nostre azioni, pensieri e parole, al di là della finalità con cui li esercitiamo.  Non si " scrive per (l'oggetto mettetelo voi)"   in poesia, ma si vive la scrittura come fenomeno di attraversamento profondo; di ascolto delle voci della alterità dentro di noi.  Lo diceva il grande Maestro Giuseppe Ungaretti in una famosa intervista (la potrete trovare a questo  link ): " Si fa poesia perchè occorre   farla". La scrittura come impellenza , come esigenza , come fenomeno di attraversamento del proprio corpo  che il poeta non può che osservare nella sua crescita ed espressione, dentro d

Poesie inedite di Emanuela Mannino

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Siamo lieti di poter pubblicare tre poesie inedite della poeta Emanuela Mannino in cui emerge la sapiente capacita dell'autrice, attraverso l'uso del modo infinito e della tecnica dello "stacco d'immagine" di trascinare il lettore in un altrove non straniante ma del tutto prossimo al nostro sentire, anche quotidiano.  Il simbolo in queste composizioni assume la funzione piena di rivelare "il dissimile per similitudine", in un apparente gioco di ossimori che rende chi è capace di andare un po' a fondo nel testo sommerso da una calda sensazione di stupore.  E il modo infinito, lo si sa, ha appunto la funzione di ricordarci l'esistenza di un non tempo nell'espressione poetica; di un luogo di "apparente eterno presente" in cui molti dei nostri non detti possono manifestarsi. Per la Redazione de Le parole di Fedro il caporedattore Sergio Daniele Donati _____ Meriti una stanza di luna piena dove poggiare i frammenti di sogni vederli acces

Cinque poesie di Maurizio Meschia tratte dalla raccolta inedita "Sussurri d’ombre" - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  "Quando il simbolo canta, lo sguardo si fa muto" Queste parole mi sono sorte spontanee leggendo questi estratti dalla raccolta poetica, ancora inedita, di Maurizio Meschia "Sussurri d'ombre" che mi hanno letteralmente trascinato in lande allo stesso tempo già visitate e straniere. Se c'è una cosa che della poetica di Meschia mi ha sempre colpito è la dinamica tra una certa estraniazione e lo stimolo al ritorno : una sorta di dialogo interiore tra un vissuto che porta via e la consapevolezza di un percorso a ritroso,  guardando in avanti come quello di chi, allontanandosi da qualcosa, rifiuti di volgergli  le spalle ma cammini all'indietro, quasi a non voler perdere il contatto con ciò che abbandona.  Poesie di questa fatta e maestria sono davvero rare, perché trasmettono a chi le legge il senso di una puntigliosa e rarefatta ricerca che non trascura mai il particolare per una mera descrizione d'insieme. Simbolo , lo si sa, è ciò che ci permette la

Poesie inedite di Anna Segre

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  Siamo lieti di poter pubblicare due poesie inedite di Anna Segre, poeta che da sempre seguiamo con interesse e la cui scrittura si caratterizza per essere - in un certo senso un unicum nel panorama poetico contemporaneo -  luogo di incrocio e scambio tra la quotidianità di oggetti e momenti e l'elaborazione psicologica e interiore della loro presenza. È qualcosa che si situa ben oltre il mero "descrizionismo" che tanto affetta il contemporaneo poetare, per collocarsi in un altrove in cui vige l'imperativo etico alla rielaborazione e allo scatto di coscienza della poeta ma anche - e soprattutto - del lettore che tra le righe si trova felicemente spaesato, alla ricerca di un Sé in evoluzione e innalzamento. Leggere Anna Segre significa, in un certo senso, e sicuramente per chi vi scrive, vivere il valore positivo della "frammentazione" quando incontra la spinta alla ricostruzione della propria interiorità partendo dal particolare, e senza appello ad una mal

Tre poesie di Lara Pagani nella traduzione del poeta Davide Zizza

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  Das ist schon Schnee von gestern, so weiß war er nicht sowieso von Anfang an. Jetzt fahre ich allein denn ich weiß dass ich nie mehr darauf rutschen kann — die Sonne scheint wieder seit letzter Nacht. Poesia di Lara Pagani - 2023 ___ Neve di ieri È già di ieri questa neve; così bianca non lo era comunque fin dall’inizio. Da sola in auto, la guida si rinfranca: mai più scivolarci sopra il buon esercizio – da ieri sera splende un Sole propizio. Traduzione dal tedesco di Davide Zizza - 2023 _______ Wie lange kann man warten? Das weiß keiner noch, oder vielleicht doch: das weiß ich! Man wartet ein Leben lang, solange man warten kann auf die eine Frage, die Sinn macht: « Wie geht es dir, bist du glücklich  auf dieser verdammten Erde?  Wenn nicht, hab' bitte keine Angst! Ich bin bei dir, werde  bei dir sein, in aller Ewigkeit! » Poesia di Lara Pagani - 2023 ___ Aspettare sì, ma quanto tempo? Nessuno tutt’ora lo sa, o forse sì – di certo io lo so! Per una vita intera resti in bilico, i