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(Redazione) - Cinque inediti di Ginevra Dellanotte

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impigliata nella lingua di ferro maskirovka dell’inganno restituisco alla terra briciole di carne rovi arcuati calpesto innaffiati di sangue. mi coagulo piuma gufo - sentinella della notte - respiro il volo delle more avete visto capelli volare? portavano la cenere dell'ardore seminata fiamma della follia è possibile reinventarsi nella luce? è possibile morire per amore? Ricordo essere nata così dentro l'ovulo di mia madre sputata da mio padre sento ancora pulsare le vene estasi di edema carnale ho imparato le prime vocali poi sillabe, sibille del piacere udito mia madre godere -la sua unica volta- mio padre amarla -la sua unica volta- si nasce così tra sudore, stupore nel pudore dell'acqua si nasce così tra il respiro cardiaco nel gemito lirico del godere si vive in declinare assenza inciampando verso la morte ma poi chissà se quando si muore succede davvero spolvera spolvera sposta la polvere lascia la cenere separa i mondi dai morti soffia vento pedinato dal vento sgualc