Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Simboli

Immagine
Cristalli azzurri e cocci di terracotta, a terra. Nel muschio maschere  di cera rossa, e un canto sgraziato, simile al vagito del rinato. ______ Testo - inedito 2024 - e foto di Sergio Daniele Donati

Sull'Adagietto di Gustav Mahler

Immagine
    Lenta, come di goccia, sei l'angoscia che tramuta  in arte la più ferina delle esistenze, mentr'io mi dondolo all'infanitle nenia  delle tue disarmonie.   Le mie di uomo, di ebreo, di occhio ipovedente dalle immense capacità auditive, risiedono là, tra i tuoi crescendo e i tuoi silenzi, ove deposito  lacrime d'ambra  e ricordo e poi,  finalmente, non sono più.     ______ Testo inedito 2024 di Sergio Daniele Donati

(Redazione) - Muto Canto - 15 - Medbh McGuckian (1) tra infinite visioni e spazi minimi di quotidianità. Una grande della poesia irlandese contemporanea

Immagine
di Anna Rita Merico …e il grigio sotto l’onda è la versione più scura del cielo carico di umidità dentro cui mi vorrei agitare.  (Mare o cielo? pg 10) Foto dal web C’è una soglia delicata che trattiene legame tra realtà e velo di sogno. E’ un velo impastato con la memoria e la sospensione del tempo. E’ quel preciso luogo in cui accade la forgia della forma spinta dall’urgenza del modellare paesaggio interiore. Colpisce, dei testi poetici di quest’Autrice, la misura di un’essenzialità attraversata da rimandi all’universo classico, da immagini raccolte nella quotidianità, da affondi nella natura, da dati della propria esistenza. Sbuca lenta un’Irlanda fatta di stanze d’interiorità, di marchi pietrosi del tempo, di rimbombi acquatici, oceanici, infiniti. La Natura sparge semi in questi versi nutrendo immagini sempre in bilico tra luce e ombra. Uno scorrere come di giornate nordiche intirizzite dal sopraggiungere della loro stessa, repentina, brevità. C’è un intero universo di

Talpe e lombrichi

Immagine
  Ostenta cortecce e resine l'albero che cela al mondo la potenza delle sue radici. Ne raccolgono l'insegnamento il lombrico e la talpa, entrambi ciechi. Così sono anche io quando mi inebrio le nari degli odori di una terra bruna per smettere di vedere. _______ Testo - inedito 2024 - e foto di Sergio Daniele Donati 

Altro che oro

Immagine
  Quanto a lungo ancora durerà questa finzione  che screzia d'indaco e porpora la banalità di una ferita? Il Kintzugi è buona cosa - per porcellane inanimate - ma l'uomo si rigenera  perdendo pellicine dalle dita e sa che il fango ha valore quando non si finge oro. _____ Foto dal web Testo - inedito 2024 -  di Sergio Daniele Donati

Dialoghi poetici coi Maestri - 72 - Paul Celan #3

Immagine
Paul Celan PSALM Niemand knetet uns wieder aus Erde und Lehm, niemand bespricht unseren Staub. Niemand. Gelobt seist du, Niemand. Dir zulieb wollen wir blühn. Dir entgegen. Ein Nichts waren wir, sind wir, werden wir bleiben, blühend: die Nichts-, die Niemandsrose. Mit dem Griffel seelenhell, dem Staubfaden himmelswüst, der Krone rot vom Purpurwort, das wir sangen über, o über dem Dorn. SALMO Nessuno c’impasta di nuovo, da terra e fango, nessuno insuffla la vita alla nostra polvere. Nessuno. Che tu sia lodato, Nessuno. È per amor tuo che vogliamo fiorire. Incontro a te. Noi un Nulla fummo, siamo, reste- remo, fiorendo: la rosa del Nulla, la rosa di Nessuno. Con lo stimma anima-chiara, lo stame ciel-deserto, la corona rossa per la parola di porpora che noi cantammo al di sopra, ben al di sopra della spina. Traduzione di Giuseppe Bevilacqua SALMO Mi porta al pianto il simbolo, ben poco simbolo, dei tuoi versi e non conosco che un'afona lode che pur ripeto come atto di sottomissione al

Poesie di Duilio Papi con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

Immagine
  Le vie che la poesia  elegge per far incontrare voci diverse tra loro sono le più imperscrutabili e, alle volte stupefacenti, e chi sa osservare questa sorta di déroulement , di svolgimento silenzioso delle inesorabili regole e leggi del contatto umano in poesia non può che rimanerne colpito nel profondo. Di Duilio Papi , poeta milanese di rilievo della mia stessa generazione, avevo sentito parlare sempre con apprezzamenti importanti nel corso degli ultimi anni, ma ancora non mi ero avvicinato alla sua poesia. Questa estate, in una delle afose serate che Milano si è prodigata di fornirci senza pietà,  mi sono recato con un amico a bere un aperitivo al solito bar  e il mio amico mi dice: Oh guarda chi c'è, vieni che ti presento un mio amico anche lui poeta.  Era Duilio, con il quale è nata una immediata intesa su tanti temi attinenti la creazione poetica.  Un volto il suo che ricorda un po' Fernandel e un po' Jaques Brel e una visione la sua che richiama, non so quanto con

(Redazione) - Parola eretica - 06 - Una dimensione etica nella poesia contemporanea Alcune note sulle opere recenti di La Mantia, Pianzola, Borgia, Pacini.

Immagine
  di Gabriela Fantato Qual è oggi il ruolo della poesia in questo momento storico complesso, dove i singoli sono immersi in una realtà globalizzata e tecnologica, frantumata e senza valori, disorientata?   Esiste una  postura etica  nei poeti contemporanei?  Faccio alcune considerazioni preliminari. Spesso nel parlare comune non si distinguono chiaramente  etica  e  morale  che, di fatto, hanno due significati attigui e, in parte, simili ma anche differenti: i valori, le regole comuni e condivise dalla collettività costituiscono la  morale  che definisce, quindi, che cos'è il bene e il male  per un gruppo umano , ecco perché spesso al concetto di morale è collegato un significato abbastanza tradizionalista, dove i valori sono legati alla consuetudine condivisa all'interno di una società. A queste regole condivise l'individuo, il poeta, dunque, può decidere di aderire o meno, in base al proprio carattere, alle proprie scelte individuali e ai propri ideali, di fatto, chi non

Méduse (Medusa)

Immagine
Testa di Medusa di Caravaggio J'étais là,  bercée par le rythme de la mer   et l'envie ardente d'être oubliée.   Ton regard  ne se posait pas sur moi,   et c'est seulement à cause de cela   que je me suis retirée  de ton œil   de Méduse. En murmurant le nom   de mon père, j'ai alors trouvé   la posture d'une sentinelle   vigilante et la force tranquille   de celui qui sait se taire. _______ Ero lì, cullato dal ritmo del mare e dal desiderio ardente di essere dimenticato. Il tuo sguardo non si posava su di me, e solo per questo motivo mi sono ritirato dal tuo occhio di Medusa. Sussurrando il nome di mio padre, ho trovato la postura di una sentinella vigile e la forza tranquilla di chi sa tacere. _______ Testo e traduzione dal francese di Sergio Daniele Donati