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Tre inediti di Antonella Vairano

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Chiedi a questo convoglio  come fa a portare un odore  quando non c'è più ma sopra a tutto non chiedere di farlo sparire Continua a muoversi su rotaie  sbalzate unisce le due rive  senza volersi fermare  giorno e notte  passa per poi tornare improvviso  colpo di coda  di carrozze di un lungo tempo tese in una partitura quasi sussurrata in una benedizione che tu non puoi benedire Ci sono voci di cui tremano le cose che parlano per ultime ora o più tardi Nelle retrovie io non sono io, né posso avere casa. ______ Questa notte  e tutte le notti, è la notte delle mie sorelle. Le conosco tutte,  una per una ogni verso scritto  il corpo cattivo e il gran tramonto  Siamo figlie della notte, siamo figlie della lupa  che ci fa paura  e non ci fa paura e nel buio e nella notte  giriamo attente  occupandoci di annusarla con l'ansia dei cani  alle catene cercando casa. Noi che viviamo sul filo del rasoio  dove l'amato fratello Boris  ha lasciato l'anima dormire noi vi preghiamo...