Inediti di Antonella Carmen Caggiano

Kiev Cosa aspetti Dio mio a lasciarmi entrare nel tuo tempio prediletto? Quando ancora gli uomini truci dovranno governare e barattare innocenza con medaglie? Credevo mi aspettassi alle soglie di un nuovo sogno che avrebbe salutato la primavera. Vedi? i mandorli sono in fiore. Non senti l’odore precoce dei limoni? Eppure tu stai. Una manina lì buttata di traverso. Un sorriso storto. L’albero monco della tua guerra ha disegnato un paesaggio lunare laddove tutto era una spasa di cielo in terra. Poesia ecologica Chiare fresche dolci acque dove i miei capelli erano strada di viandanti e le braccia della fiacca luna si allungavano in coltri d’ odorose spighe già pane. La beltà splendea panica e frizzante intorno come scroscio di colpo nel cuore a refrigerare il tempo dell’armonia nella pelle salata dell’acqua che s’azzurra. L’anima si rallegra su fonti guizzanti d’improvvisi calanchi e distese a inviolarsi di immensi quadri di Van Gogh. Si spalancano cosce nude di tramont