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(Redazione) - Specchi e labirinti - 36 - Donne da leggere d'estate

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di Paola Deplano Tempo di vacanze al mare, montagna, lago, città d’arte o più semplicemente al parco della propria città, riscoprendola quasi come un turista. In questo universo dilatato e sospeso, relativamente libero dalle incombenze ordinarie c’è più tempo per esplorare un libro e vivere attraverso i protagonisti di carta una vita disperatamente diversa o paurosamente affine a quella che stiamo vivendo. Proprio per dare qualche piccolo spunto per nuove letture segnalo a tutti gli amici di Fedro che, lo so per certo, sono tutti accaniti lettori, tre libri con protagoniste femminili. Qualcosa di bello da leggere, insomma – e non solo d’estate. Bibbiana Cau, La levatrice (Editrice Nord) Nella Sardegna degli inizi del Novecento c’è una donna, Mallena, che aiuta le altre donne a partorire. Non ha diplomi, ma solo un sapere antico, tramandatole dalla madre. Presta la sua opera gratuitamente e non pretende nulla finché il ritorno del marito dal fronte, gravemente malato, la spinge a chied...

(Redazione) - AJAR (luccicanze) - 02 - Un sogno, o forse un mosaico

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di Alba Gnazi Ancora lo stesso sogno. Tra le braccia tengo un bambino piccolissimo che lavo dolcemente nella vasca del bagno con le piastrelle bordò, quello della mia casa d'origine. L'acqua ambrata, profumata di sandalo, scorre su quel morbido corpo paffuto che pesa lievissimo, e tintinna in gocce minute sulle corolle di schiuma addensate sul fondo. Ricordo di aver trovato il bambino in una casa diroccata, sorvegliato da un cane bianco e gentile. Prima non era il mio bambino, ma ora lo è. Gli canto una canzoncina; gli sussurro il nomignolo intonato dalla voce sottile di Nonna Anna. Nonna Anna non lo sa - o forse sì: in fondo chi sono io per stabilire confini e barriere? Forse lei sa , in quel "mentre" in cui abita da vent'anni o poco più -, come e quanto le parole in dialetto che usava sempre stiano venendo su, a una a una, nel mio quotidiano. Qui un'esclamazione, lì un vezzeggiativo, altrove un'espressione fatta e finita, con tanto di cadenze, dei ritmi ...

(Redazione) - Metricamente (Prontuario di sopravvivenza metrica) - 02 - Sulla conoscenza metrica basilare… compatibile (o quasi) con i pomeriggi al mare

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  A cura di Ester Guglielmino II. Sulla conoscenza metrica basilare… compatibile (o quasi) con i pomeriggi al mare. Sì, lo so, l’estate non è certo la stagione migliore per affrontare argomenti “metricamente scottanti”, tanto più che la calura agostana sembra piuttosto invitare al ritmo facile e lesto della sempreverde macarena. Eppure, la cadenza bimensile di Metricamente mi sorprende, di fatto, nel pieno delle ferie con tanto di panama di paglia e occhiali da sole, determinata - nonostante tutto - a intraprendere fughe “prontuarie” che - si spera - risultino chiare, rapide e leggere. Così - rimandando a contesti ben più freschi le incursioni tra sonetti, ballate, canzoni e le occasionali parentesi sui sistemi quantitativi greco/latini - affronteremo oggi alcune questioni metriche basilari, partendo da ciò che è così semplice da poter essere dato quasi per scontato, se non fossimo nell’ambito di un prontuario - appunto - e col ventilatore acceso che sventola a picco sul capo. Abbi...

(Redazione) - Dissolvenze - 45 - Eadem mutata resurgo

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  di Arianna Bonino Jan Peter Tripp, Schneeball ,  2017 (acrilico su carta) -  lo trovate  qui Eadem mutata resurgo È quello che ti dice la conchiglia quando l’orecchio accosti alla spirale un’eco misteriosa che risale di chissà quale lettera in bottiglia. Bambina ben nascosta dalla chiglia di quella barca bianca più del sale nell’ora del vociar delle cicale sentivo quel messaggio in dormiveglia. Chi l’ha affidato al fondo dell’opale non si sa bene cosa dir ci voglia: la voce vien dal buio più abissale. Mai giunge la parola sulla soglia perduta tra le curve del frattale custode di quell’elica di biglia. Malizia di cartiglia: tu credi d’aver colto il suo labiale ma è già diverso, anche se è sempre uguale. (Arianna Bonino)

(Redazione) - Passaggio in Grecia (Το πέρασμα στην Ελλάδα) - 08 - Poesie di Kiki Dimoulà

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      Di Maria Consiglia Alvino   Kiki Dimoulà (Atene, 6 giugno 1931 – Atene, 22 febbraio 2020), nata Vassiliki Radou, è stata una delle voci più importanti della poesia greca contemporanea. Lavora per tutta la vita come impiegata della Banca Nazionale Greca. Esordisce nel 1952 con la collezione «Poesie» e pubblica successivamente «Buio» (1956), «In contumacia» (1958), «Sulle orme» (1963), «Il poco del mondo» (1971), «Il mio ultimo corpo» (1981), «Addio mai» (1988, Premio nazionale di poesia greca) e «Per un attimo insieme» (1998). Con la raccolta «L’adolescenza dell’oblio» (1994, pubblicata in italiano da Crocetti nel 2007) vince il Premio dell’Accademia di Atene. Più volte candidata al Nobel, è stata tradotta in numerose lingue. In Italia, oltre al già citato volume di Crocetti, è disponibile il volume Addio mai. Poesie 1956 – 2016, a cura di Paola Maria Minicucci e Francesca Zaccone, edito da Donzelli nel 2025, che ne raccoglie l’intera produzione.Sorta dalle cen...