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(Redazione) - Muto Canto - 22 - Attraversare la metamorfosi in epoca contemporanea

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  di Anna Rita Merico  Attraversare la metamorfosi in epoca contemporanea. Consentirle di dire il desiderio di umanità e seguirne i necessari attraversamenti per sentirne rimbombare la necessità di voler sgusciare via da ogni nicchia di presente conosciuto, dato. Ingeborg Bachmann (1926-1973), Paese di nebbia pubblicata nel 1954. Giunge come frusta questo verso.Stacca da ogni realismo e trasporta in una radice di trasparente visionarietà accesa, metamorfosi lapidaria. Mondo nel mondo. Nulla è al suo posto, ogni rigo deborda fluttuante nel successivo e torna in risacca. Ogni immagine parte da sé e s’immerge in gioco di cerchi concentrici come sasso gettato in sorgive acque. Fuori dal fuori i passi di un io poetico denso, pensieroso, viandante tra mondi. Affascina la mollezza dolce e fiabesca di questo trasporto che cuce la bestemmia dell’abbandono trasformandola in infinito. E’ pagina sospesa in cui l’ago del silenzio buca confini e limiti e d’inverno sta la mia donna è tutt...

(Redazione) - Muto Canto - 21 - Una nuova generazione di uomini

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  di Anna Rita Merico  ( 1 ) Abbiamo guardato molto dell’America del Secondo Dopoguerra attraverso lo sguardo lucido di Fernanda Pivano. Abbiamo colto le nascenze legate ad opere come Howl di Allen Ginsberg, On the road di Jack Kerouac, The nacked lunch di William Burroghs. E’ un’America altra che ci ha attraversati mostrando una politica senza politica istituzionale, una politica dentro le esistenze. Una politica in cui sguardo-sentire-azione hanno combattuto ciò che l’economia chiedeva in termini di assuefazione e modificazione all’universo valoriale umano.  Negli equilibri internazionali del II Dopo Guerra, America e Russia erano divenuti riferimenti di civiltà industriale e, per strade diverse, mostravano l’esito, il significato, la richiesta di senso della spersonalizzazione legata alle leggi non scritte della produzione in serie. Nell’ Urlo di Gingsberg è raccolto il significato del rifiuto alla lacerante consapevolezza dei nuovi modelli di organizzazion...

(Redazione) - Muto Canto - 20 - Medea, figlia di Eete e di Ecate

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  di Anna Rita Merico    Delle infinite riscritture della tragedia, come genere. Delle altrettanto carte vergate intorno e dentro Medea. Di come la lettura di un testo sia spazio e tempo di stratificazioni. Di una verità di Ghiannis Ritsos commentata in calce a questo testo.   Foto da rete: Maria Callas in Medea di Pasolini (1969); Valeria Moriconi in Medea di Franco Enriquez (1972); Kirsten Olesen in Medea di Lars von Trier (1988); Melina Mercouri Scartabellando 1 in una passata sceneggiatura di Carl Theodor Dreyer 2   abbiamo trovato notizia di una Medea monologante con la natura e con sé.  Medea, forza eccessiva, nuda, metafisica staccata appena da un essenziale paesaggio del Nord cui Kirsten Olesen ha dato forma attraverso sguardi scarni impastati di azzurri freddi e iridescenti acquitrini. Medea feroce e struggente divinità. Abbiamo sentito in un altrove Maria Callas e Melina Mercouri e Valeria Moriconi 3 che, pure, avevano conosciuto Medea prestand...

(Redazione) - Muto Canto - 19 - Per il nuovo anno, una parola: "LEGGEREZZA"

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  di Anna Rita Merico    Il 6 giugno 1984 Calvino fu ufficialmente invitato dall’Università di Harvard a tenere le Charles Eliot Norton Poetry Lectures… 1 Leggerezza , la prima delle sei Conferenze basate sulle connessioni invisibili. “ Se volessi scegliere un simbolo augurale per l’affacciarsi al nuovo millennio, sceglierei questo: l’agile salto improvviso del poeta-filosofo che si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza, mentre quella che molti credono essere la vitalità dei tempi, rumorosa, aggressiva, scalpitante e rombante, appartiene al regno della morte, come un cimitero d’automobili arrugginite…” 2 Un’esplorazione sul senso creativo dell’alleggerire, togliere volumi e spessori al vivente e, anche, all’universo simbolico del linguaggio e delle strutture narrative. Alleggerire le forme. Lasciare evaporare il peso per contenerlo, poi, rinato in leggerezza. Trasparente condensa di vapore che coglie sintes...

(Redazione) - Muto Canto - 18 - Suggestioni e testi di docu-poetry

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  di Anna Rita Merico  Muto Canto, rubrica de Le Parole di Fedro, in scambio con Gianpaolo G. Mastropasqua di cui PoetiPost 68 ha pubblicato un’analisi della parola follia dal titolo-traccia Il divieto di accorgersi. Lo scandaglio inizia a muoversi all’interno dei luoghi deputati alla separazione degl’internati: violenti, luridi, cronici. Tutto, all’interno del sorvegliare e punire che si muove intorno alla follia è legato alla vivisezione del separare. La separazione prende ulteriore forma nella delineazione che Mastropasqua porta nell’indicare significati di pazzo-folle-matto. Immediato il riferimento al grande Mario Tobino. La discesa inizia. 27/10/2012 oggi hanno fatto tremare il suono che usciva dalla mia gola mi hanno applicato del dolore la voce nel gemere si è messa a tremare tutta la città mi mette le mani addosso mi concedono a chiunque ora anche i musi diversi erano fatti d’aria a nessuna donna probabilmente è mai toccato di starsene così spesso sotto umiliazioni ta...

(Redazione) - Muto Canto - 17 - Una riflessione su Aldo Giorgio Gargani

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  di Anna Rita Merico e del silenzio che consente agli uomini di pensare e di quando gli uomini si abbandonano all’oblio di sé e dell’oblio che li fa delirare dentro frasi impossibili e dell’errore della loro esistenza che li fa sopravvivere e di Berlino chiusa in un Muro di pensiero poetante Anna Rita Merico Esercizi radicali di pensiero: vedere il vedere 1 Pensatore del XX sec. Aldo Giorgio Gargani (1933-2009) lascia in eredità un percorso filosofico di grande attualità e di infinita radicalità. E’ percorso incentrato all’interno dell’intersezione tra esistenza-riflessione sull’elaborazione del sapere e processi di umanizzazione. Gargani ci mostra il dentro dell’operare del Suo pensiero a contatto con le vicende e i luoghi in cui l’articolazione della sua vita è posta nelle condizioni di poter generare dinamiche all’interno delle quali si genera pensiero. Una grande lezione di generosità intellettuale e di umanità attraverso cui, Gargani, “imbratta” la teoria con la vita donando...

(Redazione) - Muto Canto - 16 - Gaston Bachelard: la fiamma come sostanza poetizzante

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di Anna Rita Merico …Chi ci aiuterà a discendere nelle nostre caverne? Chi ci aiuterà a ritrovare, a riconoscere, a conoscere il nostro essere duplice che, da una notte all’altra, ci fa esistere. Questo sonnambulo, che non cammina sulle strade della vita, ma che scende, scende sempre alla ricerca di dimore immemorabili. Il sogno notturno, nel suo profondo, è un mistero di ontologia… 1   Riflettere sugli infiniti rimandi a cui il fuoco può inviare apre orizzonti tutti da esplorare. Il primo richiamo è all’antico: nelle viscere di grotte preistoriche, la fiamma illumina, nel bordo scomposto dal movimento del bagliore, la proiezione della lotta-amicizia con l’animale. Si scorgono elementi che compongono la frase: la grandezza dell’animale, la paura suscitata, l’arte del suo contenimento attraverso l’agito nella pittura parietale, l’esplosione di una prosa intrisa, sino all’inverosimile, di simbolismo fino ad allora inaudito. Assistiamo muti all’alba di cosa? Si delineano aurorali pro...