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Deserto

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  "Deserto" -  autoritratto di Sergio Daniele Donati  © Mi dici " taci " e disconosci l'urlo del mio sterno, il fischio di poiana dei miei occhi e quella titubanza, forse ancora bambina, che rende la mia parola balbuzie sdentata. Eppure taccio; ci pensi il vento a seminare tra le rocce semi secchi di comprensione. Io mi faccio pioggia, anzi speranza di goccia, e rido a crepapelle dall'oasi senza nome  del tuo insegnamento. Foto e testo inedito (2022) di Sergio Daniele Donati  ©

Nel deserto della parola

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Li ho percorsi tutti i luoghi dell'oblio dove la parola prende  la forma del cardo e diventa spina e sangue; non solo per il pavido.  E ho camminato su pietre aguzze, sostenuto da un solo silenzio, da una tenace visione: il luogo da percorrere nel silenzio, - ove si secca ogni dire - non è la mia dimora. La terra e gli inchiostri  che mi avevi promesso erano lontani, ma tenevo già pronte  nelle tasche della sacca le mie pergamene e i miei pennini: il luogo dove scriverò del silenzio percorso, là sarà la mia dimora.

Dialoghi poetici coi Maestri 26. - Dialogo a tre ( Yehudah Amichai, Erez Biton ed io)

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Deserto del Negev Durante un viaggio verso Arad, il grande poeta israeliano Yehudah Amichai e il superbo poeta non vedente Erez Biton si ritrovarono nelle colline del deserto del Negev. Erez chiese a Yehudah di descrivergli il paesaggio del deserto. Amichai prese allora la mano di Biton nella sua e tacque. Nel 2010 Biton pubblicò una poesia in memoria di quell'istante di scambio silenzioso, cui rispose poi Yehuda Amichai col testo che sotto si riporta. Ho immaginato spesso di assistere a quell'incontro; anzi penso di avervi davvero assistito. ________ Erez Biton Dire il deserto (dedicato a  Yehudah Amichai) La tua mano taciturna Ha abbozzato davanti a me Oasi nel deserto Verde su verde. Come vasi comunicanti Una mano tocca l’altra. Sono passati attraverso i tuoi occhi A me La grandezza del dire E la meraviglia Del roveto ardente. (Erez Biton-2010 trad Sarah Kaminski, Università di Torino) ____ Yehudah Amichai Una volta ho viaggiato lungo il Mar Morto con un poeta cieco. Vo