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(Redazione) - Muto canto - 09 - Radicali Mutamenti

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  A cura di Anna Rita Merico Muto Canto 9 in cui si dice di radicali mutamenti novecenteschi del concetto di realismo e di frenate utili allo scorrere delle immagini della mente, in epoca storica di iperrealismi e velocità assolute. Anna Rita Merico Robert Rauschenberg Retroactive I, 1964 -  Serigrafia. Hartford, Wadsworth Atheneum ( 1) GLI SCRITTORI Io scrivo in camera da letto col bucato in disordine, una culla e un bambino che strilla. Mio marito lo scrittore si tiene sedie di velluto dorato, un divano che costa quattrocento dollari, un tappeto da muro a muro, rosso fuoco, di pura lana, e una scrivania grande abbastanza da giocarci a biliardo. Io batto a macchina quattro copie, due a me e due al bambino per sbavarci sopra, in una postura propizia alla lista della spesa e alla scelta tra hamburger e platessa. Per caso Emily Dickinson scriveva poesie vicino alla pomata per gli sfoghi da pannolino? Elizabeth Browning smetteva di “contare i modi” quando Robert chiedeva un hot pastram

(Redazione) - Muto canto - 08 - Anime Baltiche

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  A cura di Anna Rita Merico Lì dove si dice di disseppellimenti di memorie e ondivaghe gelide realtà. di Anna Rita Merico Lascio che due testi si guardino tra loro e dalla piega del Loro sguardo ne tiro parola appena accennata. Dei territori europei del nord-est mi affascina la velocità dei passaggi della Storia all’interno del secolo andato e di come e quanto, ogni passaggio, abbia creato mutamenti radicali in generazioni di donne e uomini. S’affastellano, dunque, queste voci che ci giungono ovattate da una dimensione che, a noi, non è dato conoscere se non per flash, corrispondenze, archivi ora aperti, carte de-secretate. E li scorgiamo a narrarsi attraverso tracce e segni di fughe, di perdite, di dissoluzioni. Impigliati nei venti di una Storia che ha soffiato come buran incessante travolgendo sguardi e pensieri. Una Rivoluzione che ha ucciso i suoi stessi rivoluzionari e ha divorato occhi e bocche rendendo silenzi e mutismi. I testi in dialogo a specchio sono: un viaggio, quello d

(Redazione) - Muto canto - 07 - Lì dove si dice del canto che cantò. Su "Adagio Limbico" ( tratto da "Viaggio salvatico" Fallone Editore 2018, pg. 33) di Gianpaolo G. Mastropasqua

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  A cura di Anna Rita Merico Corifeo: Perché i paradisi perduti erano la Terra dove le bellezze sulfuree si specchiavano come girasoli sulla voragine. Iscrizione portale Sarai l’esattezza del cristallo e della fiamma la lingua che assapora le lingue e danza nella musica minerale, vegetale, animale che scende saliva, sottende i millenni appiccando i sepolcri delle lettere come pietra focaia o lanterna o aldilà. Sarai la morte delle mode morte e la cenere spiritica dei copiatori medianici, l’ubriachezza cieca dei bottegai assetati, le ninfossessioni delle matte mature, l’impotenza suina degli stampatori di perle, le stalle maligne e la tomba non avranno più dominio o forma o fame. Nacque per solitudine e grandezza smisurata tra le grinfie della nostalgia, mostruoso come il cielo, degli eroi prima degli eroi nella culla galoppante del sole per un prodigio invisibile e narrante. La giovinezza abitò la sua casa, in via del tempo, al numero della leggerezza, potevi sbirciarla dalla finestra

(Redazione) - Muto canto - 06 - Mistica e Animali in Clarice Lispector

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  A cura di Anna Rita Merico Lì dove, decisamente fuori da luogo e tempo, accadono segni d’anima e, il dentro, s’appalesa in forme perturbanti. Clarice Lispector, una mistica contemporanea. Una scrittrice capace di addentrarsi nelle pieghe di stranianti, lancinanti, minute visioni aprendo varchi inattesi. Con quel Suo cristallino bisturi di precisione s’incunea nel minuto del piccolo e ne scava immagini come se lei fosse sempre lì a sgambettare all’interno di stracolmi trittici medievali. Con gioia urla l’alleluia per il volersi cibare direttamente della placenta  1 prima di scavalcare il noto ed addentrarsi nell’ignoto. Il viaggio affascinante che indica è racchiuso in un progetto di mistica all’inverso. Cerca l’è non nell’alterità del sacro ma nell’é del minuscolo della realtà vicina. Nel minuscolo della realtà vicina in cui la cosa (insetto, ricordo, respiro, immagine) è e abita il tempo. Tempo millesimale colto nella frazione all’interno della quale la cosa è . Albrecht Durer, Cer

(Redazione) - Muto canto - 05 - Mi ami? Vicissitudini d'amore oggi

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A cura di Anna Rita Merico Lì dove l’imprecisione di luogo e tempo lascia traccia e segno d’anima e, qualcuno, prende a dire il rocambolo d’ogni possibile narrazione. Sarebbe importante lasciar parlare i frammenti, quelli che vanno a sedersi nei confini liminari. Sono confini in cui le schegge visionarie si incistano tra cupezze e sogno, dando sostanza magica a desideri e paure. Emergono lì a baciare le soglie ove si liquefa ogni possibile cronologia. Sono le soglie in cui si svela la violenza dell’impossibile contenimento di ciò che ci tiene al mondo. Sono mefitici passaggi da cui si liberano collosi potenziali d’immaginazione. Hieronymus Bosch (1453-1516), particolare del trittico Giardino delle Delizie (1480-1490) Museo del Prado di Madrid Siamo fermi dinanzi ad un movimento claustrofobico. I corpi s’invischiano dentro le trasparenze dell’essere. Campeggia la ferita che, pur prosciugante, è abitata da amore. La parola ubriaca indica la distruzione del potere di essere in relazione d

(Redazione) - Speciale "I Mostri" - "Di mostruosa maternità" di Anna Rita Merico

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  di Anna Rita Merico Sono stesa qui, su questo divano, ne fisso il broccato giallino e questi fiori che paiono bocche affamate. A Villa Diodati le notti scure scendono traballanti da dentro le ombre di lampade a olio. Se penso che in questi luoghi Milton ha calcato passi mentre scriveva… non so solo un tempio sacro dell’immaginazione, come questo, può contenere tanto. Percy mi è accanto ma c’è un’esperienza dentro il mio corpo che, in questo momento, mi dona lontananze da chicchessia e vicinanze con i baratri di mondi che non conosco. Siamo tutti così scossi da fenomeni potenti. In questi giorni l’esplosione del vulcano Tambora, in Indonesia… non saprei… credo che un fenomeno del genere trasporti energie anche qui a migliaia di migliaia di distanze. Ad esempio penso che voraci temporali, come quello in cui sono ora, abbia - per colori e suoni - qualcosa che venga da lontano. Lord Byron, stasera, ha avuto un fitto colloquio con John Polidori e gli chiedeva di nervi e collassi. Claire,

(Redazione) - Muto canto - 04 - Moriamo di ciò che ci riduce - per Edmond Jabès

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  A cura di Anna Rita Merico Lì dove l’imprecisione di luogo e tempo lascia traccia e segno d’anima volta al Cominciamento, ancora. a Giuseppe Nisi che una sera scrisse, ascoltando Moriamo di ciò che ci riduce (1) per Edmond Jabès Stasera scrivo con la matita. Una matita perché non sempre ho tempo di lasciar maturare parola e, dunque, cancello grafite. Un poema racchiuso in un minuto libro di piccolo formato per squartare il senso dell’Opera Somma della poesia italiana. Tre intere cantiche tratteggiate in pochi bordi cogenti. Tralascio, volutamente, l’affondo del Maestro su Auschwitz, modello contagioso e il Male per ragioni legate a quanto Jabès stesso ci chiede: questi appunti… non vi è stato tempo a sufficienza per maturarli .   (2) Che tempo, per noi, sia. Qui si dice di parola che sbozza materia e giunge a luce allocandosi nel libro. C’è un tramonto ed un margine di lapislazzulo nel cielo che m’imbozzolano il sentire. Come pensare al Male in una durata serale come questa? Iniz

(Redazione) - Muto canto - 03 - Gooood morning Vietnam!!!

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  A cura di Anna Rita Merico Canto Muto n.3, settembre 2023: spazio di finzione e dialogo con quanto prodotto e/o accaduto in spazi-tempi non sempre debitamente precisati. “ And that’s the way it! ” così concludeva Walter Cronkite Jr. al termine di ogni notiziario della CBS Evening News che condusse ininterrottamente dal 1962 al 1981. Adrian Joseph Cronauer (1938-2018) avvocato, attivista, speaker radiofonico. Nel film Good Morning Vietnam , del 1987, per la regia di Barry Levinson, Adrian Joseph Cronauer è impersonato da Robin Williams . Robin Williams -  Immagine da rete Adrian Joseph Cronauer -  Immagine da rete La trasmissione di stamattina è sulla poesia! Svegli, svegli tutti? Racconto di oggi: Saigon! La Bella . Villaggio di pescatori, occupato nel 1859 dai francesi che impiegano quasi settant’anni per trasformarlo in un importante centro commerciale con eleganti quartieri ministeriali, un teatro lirico, palazzi carichi di stucchi. Durante la II Guerra Mondiale Saigon è occup