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(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 44 - La rivoluzione copernicana di Sciascia poeta

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      di Sergio Daniele Donati Di  Leonardo Sciascia  come poeta si parla troppo poco. Eppure tra le anime del famoso scrittore, narratore, giornalista e politico, esiste, forse un po' celata, anche quella che richiama al verso come forma espressiva.  Lo si può cogliere nella raccolta La Sicilia, il suo cuore , pubblicata da Adelphi nel lontano 1997, unitamente ad altro lavoro favolistico-politico  dal titolo Favole della dittatura. E di cuore   la raccolta è densa, e non solo, né tanto, per il richiamo alla terra natia del poeta.  In ognuna delle composizioni infatti un'altra affezione, un altro affetto, emerge patente.  Mi riferisco qui ad un certa descrizione della stasi come elemento sia di stupore che di rivolgimento al sé, a volte in modo angosciato, ma in ogni caso "rivoluzionario".  I luoghi per il poeta, così come spesso i tempi, sono decritti come contenitori di assenza, quasi paradossalmente né oggetti, né del tutto...

(Redazione) - Dissolvenze - 28 - Dopo la mia morte

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  di Arianna Bonino Michel Leiris, nell’omonimo saggio che gli ha dedicato, di lui scrive: “ Roussel non ha mai viaggiato nel senso proprio della parola. Con ogni probabilità infatti non vestì mai i panni del turista, l'esterno non intaccò mai l'universo che portava in sé e di tutti i paesi che visitò vide soltanto quello che aveva sognato di vederci, elementi in perfetta corrispondenza con quell'universo che gli era proprio. Il suo viaggio a Tahiti non fu nient'altro che un pellegrinaggio alla tomba dell'eroina di Pierre Loti; la Persia gli ricordava le operette che amava e i costumi dei suoi abitanti lo facevano pensare ai travestimenti della Gaîté. Collocando l'immaginario al di sopra di tutto, più che dalla Realtà sembra sia stato attratto da tutto ciò che era teatro, inganno e falsa apparenza.[...] Come tutti i grandi poeti, anche Roussel, che più di chiunque altro dovette sentirsi solo al mondo, si portava dietro ovunque il suo corteo di angeli e di demoni...