Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Laura D'Angelo

Due poeti allo specchio (Laura D'angelo e Sergio Daniele Donati)

Immagine
  D'amore Quando frettolosamente ti allontani, scivolano i giorni in un equilibrio di gesti spenti, ripetitivi, increduli al dubbio e al lento fluire degli addii. Li incrocio per strada, all'angolo fortuito delle occasioni perdute, lasciate per incuria nel bacio che ferma il lampione in un volo di falena, nel per sempre rapito e ingenuo di vecchie stelle accese e sillabe d'amore. (Laura D'Angelo  - inedito 2023) D'amore Eppure ogni diluizione dell'istante crea spazi che sono galassie di ricordi e odori acri - sanno di pompelmo quegli attimi in cui chino lo sguardo a cercar tracce del passaggio del sublime tra le metastasi del mio pensiero.  Ogni luogo in cui non sei è il luogo a cui tornerai e di questa illusione io mi nutro. (Sergio Daniele Donati  - inedito 2023)

(Redazione) - Poesia dell'assenza (Il Convivio ed., 2023) di Laura d'Angelo - Nota di lettura di Sergio Daniele Donati

Immagine
  È tema ricorrente in poesia la riflessione sul ruolo dell'assenza in relazione con la scrittura. Che si tratti di elemento connesso alla vita dell'autore o di osservazione trascendente ben pochi paiono ignorare quanto la scrittura trovi la propria sorgente in un vuoto, in un silenzio e in un'assenza.  Tuttavia pochi riflettono sul dato ossimorico e paradossale di cercare una parola sull'Assenza.  Eppure è evidente che ogni parola ha natura riempitiva o, quantomeno, sostitutiva di qual silenzio - sorgente cui accennavamo sopra.  Come a dire: ogni riflessione sull'assenza limita il campo dell'assenza stessa, lo rende evanescente, fino a quasi farne scomparire i limiti e perimetri.  Laura D'Angelo , autrice della raccolta Poesia dell'assenza (Il Convivio ed., 2023), rende questo paradosso vitale, seme di una possibile germogliazione e gioca con l'abilità sapiente del Maestro di Go, su un'idea sottile, ma allo stesso tempo piena.  La poeta è ben co

Due inediti di Laura D'Angelo

Immagine
Di te Per scrivere di te che non sai e tuttavia esisti Per inventarti oltre la brina dei giorni, sul crine in neve di passi stanchi e sbiaditi contorni Per raccontarti oltre le tende alle finestre, l'amore assonnato delle mattine sopite in trepido incanto e tu solo mio Perché l'amore sia il mio tutto e il mio nulla ancora oltre l'ultimo verso di una poesia di te mi inebrio. Novembre Un intrigo di strade, viuzze di case chiuse e raccolte in pietra grigia e rossastra alla luce di un lampione, lungo il fumo dell'odore notturno di nebbia di novembre. La solitudine di oggi scava un suo ricovero nei ricordi arsi di vita. Cammino. Tra le perdute cose, il logorio dei riemersi. Note biobibliografiche Laura D’Angelo (1986) si laurea con lode in Lettere classiche e Filologia classica, e consegue un Dottorato di ricerca in Studi Umanistici. Pubblica articoli accademici e saggi critici in riviste scientifiche e volumi collettanei e collabora con riviste culturali online