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(Redazione) - Cinque poesie contemporanee sulla Shoah ( a cura di Paola Deplano )

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A cura di Paola Deplano SEI MILIONI  Si crepano maschere d'argilla sui miei volti e lo sguardo si perde su un orizzonte assente; avanzano lenti i passi del silenzio e ardono i fuochi sacri della memoria. In alto sei milioni di voci evanescenti, celate dai fumi della storia, osservano e sostengono una tenacia bambina. Per loro solo canto nenie antiche, canti d'elevazione nella notte senza stelle. Sergio Daniele Donati, Il canto della Moabita, Ensemble Ed. 2021 CORRISPONDENZE #2 Nel corridoio, scarpe fuori stagione in fila prima di collocarle nel ripostiglio. D’improvviso mi riporta l’immagine alla Shoah, magazzini di vestiti e oggetti ammassati, foto, capelli, documenti, tutto consegnato nei lager negli incubi nella cenere. Dopo quel buio senza stelle vennero altre oscurità a inghiottire occhi: triste consapevolezza della terra che seppellì nel silenzio un grido di mani sui fili spinati. Inedito di Davide Zizza CAMMINO PIANO Cammino piano mentre il cielo scuro fuma occhi di p

(Redazione) - Il cinema della Memoria a cura di Stefania Lombardi

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Ariel Viterbo , la cui testimonianza è contenuta all’interno del libro “Memorie di Lucy Kalika” , scrive, a proposito del citato libro: “ La vera memoria si costruisce con i libri, con libri come questo”. Nel libro, infatti, tutto è raccontato con dovizia di particolari e sembra di vivere le vicende in prima persona con la protagonista. Molti film hanno trattato di Olocausto e di Shoah. Nei film abbiamo diverse licenze narrative e la costruzione è più sul piano emozionale. Si poteva evitare? E se fosse andata diversamente? Alcuni film, modello “ what if” rispondono catarticamente, riscrivendo la storia. Accade così in “ Bastardi senza gloria ” di Tarantino. Con Tarantino dobbiamo immaginare. Come scrissi nel 2009 in un mio blog, immaginiamo una classica trama a intreccio con tre storie parallele che si intersecano e con dei piani meditati dai protagonisti che si sovrappongono tra loro. Si sovrappongono ma i rispettivi piani di tutti quanti conducono a un unico cinema. Immagi