Due poeti allo specchio (Daìta Martinez e Sergio Daniele Donati)
perdere dall’altra parte la voce che a lei sfiora nascosta la nascita irrisolta nella testa andata storta sul bordo di una rosa e scendere dal sentire il rogo dell’ultimo mattino l’insolito rumore acceso nell’ora distratta dal sorriso di un geco immobile alla pioggia cadente sulla novella astratta d’astratta aria la sequela di andersen del vuoto e del pozzo capovolto sulla spalla l’amen più bello del creato tra i rossi rovi al cielo incantato dai rami che sognano di una volta la pazienza nella stanza aperta alla benedizione degli angeli in coro dove senza nulla fare la luna si innamora di un filo d’erba nascente sul bagliore del cuore Daìta Martinez - inedito 2023 Non dir pozzo se non conosci della caduta l'umidità sovrana e dello schianto le voci, - il riparo cellulare che s'attiva tra le sordità accecanti del bisogno di sopravvivere. Cadevano piogge di sabbia allora e la Moabita cantava mentre chinavo lo sguardo sull'eternità d'un errore di trascrizione in lingua a