(Redazione) - Anfratti - 10 - Con tutto il suo Lido
Di Alessandra Brisotto io. Ho prenotato una stanza chiamata appartamento in uno stabile anni sessanta, non lontano dalla spiaggia. Quella spiaggia. Era nuovo e lussuoso, trent'anni fa, ora discreto e démodé. Il letto si stacca come in volo dal fondo dell'armadio e il tavolino della cucina, che funge anche da salotto, camera da letto ed entrata si apre da un lato come a sbocciare. Un appartamento dolciastro e marrone di mobili e piastrelle. Voglio vedere il mare dalla prospettiva giusta, quel mare particolare che al Lido ha un sapore antico e curioso. Voglio vedere alcuni film e quel mare. Tuffarmici. Entrambi effondono un aroma buono, dismesso da qualcuno e ripreso in tempi diversi. Perché il Lido non è Venezia, non ha confini. È un confine esso stesso, un confine aperto. Osservo la gente dentro le sale piene e vuote, la marea alta o bassa, le voci e le onde cariche e scariche, le gonne e la salsedine. Vedo le stole leggere spiccare il volo in alto per poi cadere improvvisame...