(Redazione) - Genere In-verso - 20 - Il pero nella letteratura.

di David La Mantia La pera è un frutto antichissimo, tanto che sembra che venisse coltivata già nel Neolitico. In genere le è stato associato un significato positivo per la sua caratteristica di essere molto dolce, quando matura. Come se questa maturità fosse allegoria di saggezza. La pera, già conosciuta in epoca omerica, era consacrata a dee di rilievo, su tutte Venere e Giunone. Lo storico Pausania ricorda che a Tirinto e Micene si scolpivano le statue di Era nel legno di pero. Questo frutto era anche associato a Venere, poiché la forma allargata verso il basso evoca l'immagine del ventre femminile. Lo stesso Plinio il Vecchio, elencandone le numeron varietà, ricorda anche le cosiddette "Veneree", dolcissime tra tutte le pere. Fino a non molto tempo fa nel cantone svizzero di Argovia si piantava un melo, quando nasceva un maschio e un pero se vedeva la luce una bambina. I bimbi – si diceva in una leggenda – crescevano o deperivano con il loro albero. Il suo fiore...