Otto poesie inedite di Zeudi Zacconi
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAbPhSyJPTMQ6KLKzVJfkBhzRLymx8ECuFb6jy3YHLI7S4RxJ_COKYknSP-7u8C7zuttI1UzJngb_L2aabPKs2CLN8o_cEyWKVi3VkiorG0MG-bFnaS9Ohk02lqhhjGapT7wB1g8vfwDWeA4YPiHAxnUK0MXRsyBtSgrXRePwyDLDeRucoe-MagXWV79rg/s320/FOTO%20.jpg)
LA MEMORIA DELLE IRIDI Attingere agli occhi le iridi sanno la strada del sogno brucia la scorza della terra e ci guarda accadere nel getto di un lampo restare sopra il tuo corpo i tuoi giorni di fiamma ammassati la sera sulle promesse più grandi di te sui palmi, dove è carezza raggelata la storia guardarsi di spalle alla boria del fiume ~ come facciamo a restare, come facciamo? mi scuoia, la vita mi svena era intatta anche la cera destinata a colare sopra agli occhi, la tenerezza che non ci siamo dati resterà in mano ad altri e di noi, tesoro di noi solo le iridi avranno memoria. MORIRE DI POESIA Persi dentro pelli radioattive siamo versi accidentali di tensione materia disillusa e sproporzioni vortichiamo in stati inquieti, illineari dietro strette decadenze dove la chimica dei corpi è già in disuso, dove alle morti manca il nome la resistenza è un atto terminale finché la scienza dell’abuso ha assoluzione l’ultimo bagliore è una scommessa, l’unica salvezza è morire di poesia. SPA