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Due poeti allo specchio (Gabriella Montanari e Sergio Daniele Donati)

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  La camera di via Mentana Il lettino con le sbarre: la mia cuccia-galera la gola con cui offendevo dio per coprire i coiti genitoriali: denti di abete e lingua di flanella, i miei piedi oltre, sospesi all’aria come pesci svuotati del mare. Soffrii a lungo di nervi. Stendere gli arti inferiori o crocifiggere un giunco il risultato era lo stesso: il pianto notturno degli incavi delle ginocchia. Un giorno li sgrido, li uccido e scappo. Ottimo, ma con quali soldi? I denti da latte già tutti ipotecati i borsellini già scandagliati il gelo fuori, un cactus dentro. Quarant’anni dopo, sul letto singolo in città o sul matrimoniale al mare allungo le gambe e i nervi tacciono. E loro muoiono in sogno dopo aver sudato e ansimato. Infarto? No, giustizia. Gabriella Montantari - inedito 2023 La cameretta di via Almerigo da Schio Era silenzio, un silenzio denso. Nella cameretta i giochi sparsi a terra la notte si animavano: si dondolavano come ebrei in preghiera  per recitare  nomi a  me sconosciuti.

(Redazione) - A proposito di "Plagiarsi addosso" di Gabriella Montanari (il Convivio editore, 2022) - Estratto con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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Ogni poesia è in fondo imitazione inciampante del vuoto di definizione che tutti noi viviamo.  Ogni poesia è un tentativo di ridurre in parola un'essenza che è, per forza di cose, molto di più di ogni dire. Per questo, e lo si dice con semiseria ironia, ogni poesia è opera di plagio di sé stessi.   Plagiarsi addosso  è il titolo della raccolta poetica di Gabriella Montanari (il Convivio editore, 2022) di cui oggi  Le parole di Fedro  pubblica un breve estratto. Se sopra ho parlato di ironia sorridente è anche perché il titolo dell'opera, i cui contenuti profondi si muovono sempre secondo un filo di leggerezza mirabile, non può non richiamare alla memoria il testo di Woody Allen " Citarsi addosso" , apparso per la prima volta in traduzione italiana nel 1978. Anche in quel testo la destrutturazione del sé dell'autore era finalizzata ad una ricucitura degli strappi con il filo sacro dell'ironia.  Ed ironica, benché a tratti netta e senza appello, è la scrittura