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Estratto dalla silloge FRAGILE AL MONDO di Antonella Sica (Prospero Editore, maggio 2016)

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Le Parole di Fedro è lieta di poter ospitare un estratto della raccolta poetica di Antonella Sica , poeta che è già apparsa su queste pagine, Fragile al mondo (Prospero ed., 2016). La silloge, che si caratterizza per una scrittura precisa, delicata e raffinata e per la capacità di comunicare contenuti anche attraverso il corpo, sarà oggetto di una più approfondita nota di lettura    nei prossimi tempi.  Intanto si consiglia a tutti la lettura di una poeta che, nel panorama contemporaneo, non si può ignorare.   Per la redazione il caporedattore Sergio Daniele Donati Dalla sezione INTROSPEZIONI La misura del vuoto Il vuoto si misura nei quattro passi della tua casa nel senso rovesciato dei calzini da lavare nel piattino orfano che conservi nel materasso macchiato che copri nel cassetto delle cose che non hanno un posto dove ogni tanto metti le dita cercando. Inutilmente. La donna uovo La donna uovo sul dondolo senza gambe senza braccia quindi uovo dondola nel giardino cieca e sorda

( Redazione ) - Sulla silloge "L’ira notturna di Penelope” di Antonella Sica (gennaio 2022, Prospero Editore)

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(...) Ogni giorno con pazienza disfo un punto combattendo l’ira notturna di Penelope tremando il dubbio se qualcuno ancora sotto respira. (...) (tratto da "L'ira notturna di Penelope"  che dà titolo alla silloge) Quella di Antonella Sica è una scrittura che, prima ancora di stimolare la lettura, impone una pausa;   la pausa che è prima di ogni parola.  In quella pausa, appena dopo aver scorso il titolo della silloge, si insinua un dubbio, una crepa che ci impone di rivedere le nostre solari visioni sul mito.  Ché di ire maschili la guerra di Troia ci ha riempito le orecchie, e sono ire declinate al maschile e funeste.  Già il titolo, dunque, ci porta in un mondo sotterraneo, in cui l'ira e tante altre sfumature emozionali, vestono i panni del femminile, delle penombre feconde di cui troppo spesso ignoriamo la fertile natura di sorgente.  L'autrice sembra invitarci a disfarci di punti di falsa coscienza, di consapevolezza artefatta , e ci conduce poi   con delicata