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(Redazione) - Parola Eretica - 04 - “Angelus Novus” (La violenza della Storia nella poesia di Raffaele Floris)

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  A cura di Gabriela Fantato Walter Benjamin : un grande pensatore, il filosofo che meglio di tutti incarna la modernità, i suoi lati oscuri, le problematiche ad essa connessa e le sue tensioni. Anche la sua formazione, il suo pensiero politico sono fuori dalle mode del tempo: Benjamin era un pensatore “ eretico ”. Critico della società dei consumi, non risparmiò attacchi duri al potere sovietico, al quale non si allineò mai del tutto, seppure di scuola marxista, praticò un marxismo riletto attraverso suggestioni ebraiche. Persino il suo modo di scrivere era sui generis, di fatto i suoi saggi sono a frammenti, come intuizioni emerse dal flusso cogente del logos e, in questo, lontani da ogni tentativo sistematico di trattazione esauriente, il che lo colloca fuori da determinati ambiti del pensiero filosofico. Benjamin è vicino alla poesia in questo suo procedere per intuizioni e immagini. Per riflettere sul rapporto tra la   storia e la poesia ,   dunque, partirò da una nota intuizione