Fuggono come frecce


Scritta ascoltando la musica de L'Estro Armonico di Antonio Vivaldi


E via e via fuggono come frecce
intuizioni mal partorite nel buio della stanza
lasciano scie di fumo
grigio sulle pareti biancastre del mio orgoglio
che cola come cola inchiostro dal pennino
datemi silenzio datemi silenzio
vera china del mio sentire
silenzio tra le pieghe di una pagina che
avrei voluto semplice e non mostra
che grinze e accartocciamenti
datemi piume datemi piume
leggere piume tra dita che
battono a ritmi barocchi sulla tastiera
e soffi all'orecchio e carezze sulla nuca
e via e via tornano dal nulla
i pensieri miei
piangono lacrime di noia
sulla lama di una spada
che fu confine e carezza tra terra e cielo


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Commenti

  1. Risposte
    1. Grazie, davvero. È proprio sulla ricerca di un flusso che cerco di lavorare in questi esperimenti di parola.

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