Due poeti allo specchio (Marco Brogi e Sergio Daniele Donati)
La solitudine della parola Non scrivermi. Nel partorirmi mi abbandoni alla possibilità di non essere riconosciuta. Stavo bene nel ventre dell’attesa. Ora tremo all’idea di non essere compresa. Marco Brogi - inedito 2025 La solitudine della parola I più non sanno che la lingua chiamata madre ha nome Medea e che la parola-prole si salva sempre e solo per un mistico atto del poeta; per un'elezione, per l'estrazione dagli infiniti territori del suono di una goccia di significato. Lo strumento del poeta è l'alambicco e gli inchiostri non si seccano e nel silenzio prendono colore. Dire e non dire in fondo è lo stesso se si conoscono le formule in lingua antica che rendono sacra la scelta. Dire o non dire in fondo è lo stesso se il grigio fumo della contemporaneità offusca di blasfema astenia pennini e carte. Sergio Daniele Donati - inedito 2025