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(Redazione) - Dissolvenze - 17 - Mostri a colazione

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Il regno di Eli sulla costa del Malabar nella miniatura del codice 2810 della Bibliothèque Nationale di Parigi, noto come "Livre des Mereveilles " Marco Polo era un bugiardo. Un impostore. Se fossi stata sua contemporanea e avessi avuto la fortuna di leggere o farmi leggere le memorie dei suoi incredibili (appunto) viaggi, non escludo affatto che avrei potuto dubitare anch'io - e fortemente - della veridicità di quei racconti. Non stupisce per nulla che, stando a quanto riferisce Jacopo da Acqui, più d'uno abbia invitato Polo a fare editing dei suoi testi, sollecitandolo ad espungere quanto non fosse strettamente rispondente al vero. Dev'esser stato frustrante per Polo non esser creduto. E pensare che, come lui stesso andava dicendo, era riuscito a descrivere meno delle metà delle meraviglie e stranezze viste e incontrate davvero. Diversa sorte ebbero invece i racconti di frate Odorico e le storie di sir John Mandeville, frutto evidentissimo di fantasie sfrenate