I guardiani del nulla

Ci si scontrava poi con l'inutilità del gesto quasi fosse un limite. Ma era nel pozzo dei senza apparente senso , dal magma mugugnante e senza forma di questioni mal poste — dal corpo al corpo — che si forgiava l'etica del movimento. Là, dove poesia e i clangori del silenzio trovano la loro culla, dove il premio era la fatica ho visto uomini — e non ero io — commuoversi nel pianto per un'inaspettata armonia, per un ciglio di bambino sulla guancia. Erano uomini sporchi la cui unica speranza era l'assenza di speranze; uomini curvi, piegati sull'insegnamento della danza delle penombre. Mormoravano in quelle grotte, tra stalattiti di pensiero, formule senza senso e aramaiche benedizioni. Che la terra torni alla terra — dicevano nella balbuzie — che il cielo torni a sognare i cieli. Erano i guardiani di un nulla fertile e gravido del nulla che irrora le iridi di chi prega e ne cambia il colore. Video-lettura dell'autore ...