Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Ronny Someck

(Redazione) - Speciale "Mediterraneo" - Il Mediterraneo come soglia anche ebraica: Amichai, Someck e i Salmi - di Sergio Daniele Donati

Immagine
Foto di  Sara Groblechner  su  Unsplash Tra “Mayim”, “Shamayim”, “Ghematria” e la lettera מ (M-E-M) Il Mediterraneo , nella tradizione ebraica e nella poesia israeliana contemporanea, non si configura semplicemente come spazio geografico, bensì come luogo simbolico e teologico.  Esso rappresenta una sorta di soglia : tra acqua e cielo, tra caos e ordine, tra corporeità e trascendenza, tra elevazione ed abisso. In questo breve studio cerchiamo di analizzare tre prospettive tra loro complementari: la poesia di Yehuda Amichai, la scrittura di Ronny Someck, e la voce liturgica e poetica dei Salmi (Tehillim). Attraverso l’analisi linguistica , etimologica e ghematrica 1 delle parole mayim (acqua/acque) e shamayim (cielo/cieli), si intende qui restituire poi, almeno per cenni, la densità semantica e simbolica del Mediterraneo come figura liminale anche, ma non solo, nella cultura ebraica. 1. Etimologia di “ Mayim ” e “ Shamayim ” La parola mayim ( מַיִם ), “acque”, è m...

(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 39 - Le ciglia di D.o (su una poesia di un verso solo di Ronny Someck)

Immagine
  di Sergio Daniele Donati Prendere tra le mani un libro di Ronny Someck è sempre un’avventura senza principio né fine, ché la sua espressione poetica, tesa tra un lirismo appena accennato e un’ironia colta e pungente, che tuttavia non perde mai però il delicato filo della apertura – un’ironia, in altre parole, che crea spazi di comunicazione - non lascia mai indifferenti. Se poi il testo in questione è   Le piano ardent (Il piano ardente) uscito in Francia (traduzione di Michel Eckhard Elial, con testo ebraico a fronte) per la casa editrice Bruno Doucey, 2017– l’effetto in me si amplifica. Non posso nascondermi – né  nascondervi – il dato emotivo che un testo simile mi dona permettendomi di creare collegamenti immaginari tra le mie due lingue elettive: l’ebraico e il francese. Ma penso che non sia questo il motivo principale per il quale questo testo mi provoca forti emozioni o, almeno, lo è in una accezione in parte laterale . Due lingue, così distanti tra loro, appai...