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(Redazione) - Echi di Fedro (dialoghi poetici) - Giusi Busceti con Gabriela Fantato

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In questo testo con Giusi Busceti ciò che mi ha colpito di più è stata la dimensione di malinconia e  nostalgia che lo attraversa, sottolineata anche dai colori (bianco, nero e grigio), tutte sfumature della malinconia . Anche la presenza dell'infanzia, con i giardini dei giochi e l’uso dei diminutivi (i sassolini , i cavallini ) evocati dal testo. Per questo, la sua poesia mi ha suscitato un testo che racconta di un sogno, dove mia madre, che non poteva di fatto accompagnarmi nei giardini a giocare (lei non poteva camminare), era invece era vicino a me. Solo nel sogno, quell’unione di me, bambina che gioco e di mia madre che mi vede correre, si era realizzata. (Gabriela Fantato) Bianco e nero Quando si insinua in inverno primavera tra i capelli tirati dal cerchietto ai giardinetti è bionda la malinconia stretta al gelato da passeggio, sguardi cerchiati dalla montatura scura l’insenatura colma della madre Mi guarda    lo stupore ha le pupille sgranate, i sassolini troppo aguzzi pre

(Redazione) - Parola Eretica - 03 - Giampiero Neri, una voce magistrale

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  A cura di Gabriela Fantato Da quali nemici si difende la rivestita di spine? è tenace la memoria delle piante non abbassa la guardia. Se torneranno le specie allora avverse le troveranno pronte ad aspettarle. ( Armi e mestieri , Lo Specchio Mondadori, 2004) Un anno fa, nella notte del 15 Febbraio 2023, ci ha lasciato Giampiero Neri, aveva 95 anni, era nato a Erba il 7 Aprile del 1927: una figura magistrale per la poesia italiana e non solo. In un’intervista fatta dal poeta e amico Silvio Aman, ora pubblicata nella raccolta antologica di interviste La biblioteca delle voci - Interviste 25 poeti italiani , a cura di Luigi Cannillo e mia (Joker edizioni, 2006), Giampiero sottolinea il suo interesse per la Storia Naturale, anche perché da ragazzo aveva letto l’ opera omnia di Jean-Henry Fabre ed altri naturalisti del ‘700, ricavandone un grande interesse per il comportamento animale, tanto che in seguito completò il Liceo Scientifico e poi si iscrisse alla Facoltà di Scienze Naturali del

(Redazione) - Parola Eretica - 02 - Jolanda Insana, una poetessa greca dentro al presente

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  A cura di Gabriela Fantato Parola eretica voci di poesia che non omaggino il cinismo, lo scetticismo e l’individualismo attuali; voci fuori dal coro, lontane dal “diarietto intimo” e privato, lontane dai giochi linguistici, parodici … e fini a sé stessi; voci capaci di tentare una visione etica del mondo, e darne testimonianza. Non posso evitare il veleno amando io il pungiglione della vita e in dosi quotidiane lo prendo antidoto contro il grande veleno amaro e così pur avendo ferite aperte sulle mani, tocco le cose e punto i piedi per spostare la parete massello del falso male, traendo la vita alla sua vita nel piccolo quadrato che sta dentro il magico quadrato della forza e del suo giorno (Medicina carnale, 1994 Mondadori)                C’era e non c’è più dal 2016, aveva una voce particolare, ben riconoscibile: Jolanda Insana . Era nata a Messina nel 1937, in una terra ariosa e sopravvissuta al terremoto, in una città siciliana con una grande storia, una città anche allegra ma co

(Redazione) - Parola Eretica - 01 - Patrizia Cavalli, una poesia che scortica l’Io

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A cura di Gabriela Fantato voci di poesia che non omaggino il cinismo, lo scetticismo e l’individualismo; voci fuori dal coro, voci lontane da una poesia come “diarietto intimo” e privato, lontane anche dai giochi linguistici, parodici … e fini a sé stessi; voci capaci di tentare una visione etica e darne testimonianza. di Gabriela Fantato Un piccolo preambolo generale è necessario, vista la ricerca sui generis di Patrizia Cavalli. Tutta la tradizione della poesia italiana proviene dal modello  di Petrarca, che si è imposto nella lirica fino al 900; un modello centrato sull’Io  lirico che “confessa” in versi il proprio sentire e si interroga sui suoi stati  d’animo e sulla sua posizione nel mondo. Da Petrarca, quindi, discende la  nostra lirica e da questa tradizione scaturisce anche una lingua in poesia di  “monolinguismo”, uno stile medio e musicale che l’autore mantiene per tutte le  poesie, così come fece nel suo Canzoniere lo stesso Petrarca, creando una unità  formale e di gra

Due poeti allo specchio (Gabriela Fantato e Sergio Daniele Donati)

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  Battiti (inedito di Gabriela Fantato ) Il battito del corpo affogato nel bianco, sarebbe facile prendere un giornale   e cercare - là fuori ,   nei giorni di sale dentro la secca , la riduzione del movimento,  l'assenza del ritmo quotidiano, quel silenzio che dà                       la scossa, serotonina nelle vene, il punto zero. Sarebbe facile orchestrare la solitudine per le strade del cervello, nello scarto infinito del lenzuolo, sarebbe facile. Vagabondo invece tra gli oggetti mi dicono che non c'è -  nessuno là fuori.    Nessuno. Invento il passo nell'andirivieni opaco dove tutto è dato completamente - storto . Ci fosse un metodo avrei la nozione da seguire. Nessuno risponderà al segnale, nessuno sa decifrare battiti senza alfabeto. Bianco (inedito di Sergio Daniele Donati ) La tela è bianca  per l'occhio disattento     -  pulviscoli grigi dicono       di quell'assenza       l'origine magmatica. E chiamiamo interno ciò che mantiene mistero ai nostri

(Redazione) - A proposito di "Terra magra" (il Convivio ed., 2023) di Gabriela Fantato - nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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È già così difficile parlare di canto nella poesia contemporanea e riuscire a percepire una della matrici più profonde di ogni poetare. È già così raro l'incontro con un voce riconoscibile e unica che dovremmo accontentarci e ringraziare quando ciò avviene.  " Terra magra " (il Convivio ed., 2023) di Gabriela Fantato è però un dono ben più grande perché la poeta in questa dà vita - anzi, vitalità - a più voci, alcune della quali si percepiscono giungere da un lungo percorso nell'interiorità dell'autrice, altre, al contrario, paiono essere dei canti di richiamo alle precedenti, un dire altro, che attraversa il campo fertile della poeta e, modificandosi arriva poi al lettore. Voglio dire che nella lettura delle singole composizioni si percepisce sempre, e almeno, un doppio passo, un poetare quasi dialogico in cui il lettore si trova immerso in atmosfere molto simili a quelle che vive chi sente l'entrata in scena del coro nella tragedia greca.  Così crea il suo c

Poesie inedite di Gabriela Fantato tratte dalla raccolta “Terra magra” di prossima pubblicazione presso ILCONVIVIO editore

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Preghiera I.   Prendimi per mano e saliamo dove non si può, dove si vede - l'azzurro che toglie il respiro, senza la certezza di tornare, finché sarà notte e poi giorno, mentre il buio accerchia il mondo là sotto, dove si misura il respiro e si cancella il perimetro, dove lo spazio è zona di sorveglianza. II. Cantiamo la linea a perdita di sguardo, la precisione dei numeri primi, sfuggenti e infiniti, andiamo dove non c'è scacco e dolore, saltiamo a piè pari i confini. Amiamo le foglie con ostinazione, le radici che ci fanno poveri e saggi nella stagione a venire. ____ Madre dei desideri Quella stanza – dentro , e tu immobile. Madre dei desideri nella notte a nodi, a porta chiusa, madre dei pentimenti e delle paure, solo tu e tieni stretta al collo - l'entrata. L'uscita è scordata e vanno i minuti a gomito di lana .. Resisti ferma nel centro, in quel tuo sederti in granolina e seta nei pomeriggi stretti a punto erba che a croce s’è già fatta sera. Ancora la madre s

(Redazione) - Quattro poesie di Mirea Borgia tratte da "Cronaca dell'abbandono" con breve nota di lettura (il Convivio ed., 2022)

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Mi sono snaturata di venerdì.  Osservavo i panni sulla sedia  e la valigia già dettava il  percorso. Fuori, le rotelle  assorbivano i binari, mentre  i piedi deragliavano ancora.  Sono stati anni di manomissione,  di squarci abbandonati al  sogghigno del silenzio. La linea  guida tratteggiata convoglia  ogni ferita: l’altrove è una madre  che muore di sradicamento.    _____ Quando la maschera avrà svoltato l’angolo e la donna pagato la sua ultima pigione, quando la chiusa avrà scandito il nascondimento e passato il testimone a nuove mani,  potrai raccogliere i pezzi e ricompormi  sul rimorchio, strizzare l’occhio al mio amaro accadimento, indagare sulle lacrime che mi hanno intrisa, confortare la miseria salita sul podio. Ma leggerai una confessione dentro un diario vuoto. _____ Cosa accade?  Il lampo palesa la notte.  Pre-vede.  Allarme di chi non declina  nel buio.  Il ripiego più ambito è la fine.  Senza. ___________________________ Credo ha affollato le stanze: “mio dio – mio dio