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Due poesie inedite di Rossella Pretto con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  Siamo davvero lieti di poter pubblicare due poesie inedite della poeta Rossella Pretto , già apparsa sulla nostra pagina letteraria.  L'autrice in queste due composizioni ci mostra ogni sua abilità e perizia ritmica, sonora e timbrica adottando due approcci differenti che donano al lettore retrogusti profondi e tonalità espressive particolari. La prima poesia dà il senso di una cadenza unica, quasi che andasse letta senza eccessive pause, "tutta d'un fiato", per arrivare al verso finale che definisce lo stesso titolo e anche - e soprattutto - lo spazio che questa sorta di "apnea poetica" dona. Una poesia, in altre parole, incalzante in cui le parole non lasciano al lettore il tempo della distrazione, nell'attesa di una conclusione che si manifesta con un nuovo respiro. La seconda, al contrario, ha un ritmo battente e regolare, accentuato dalla divisione in tre quaritine e soprattutto dalla ripetizione, in  esordio di ognuna di esse, della medesima locu

Cinque inediti di Rossella Pretto

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Helsingor La schiena curva come a cercare oro sul lastricato fiutando i chilometri dei giorni passati. Spingiti avanti da Kronborg Slot - oggi forte di fossati e muraglie solitario titano del lembo di terra dove il cibo di strada e una birra e il gioiello di vetro si stagliano di contro alla chiesa di santa Maria fondata per i fratelli bianchi - mentre spunta di lato Sant’Olaf con l’ago puntuto a suturare i tuoi passi hai aperto castelli con tutti i dubbi di Amleto pensando - è questo che devo? da sempre abbuiata sfogliando ere e forzieri intrecciati in arazzi che sono bestie dipinte in stile Dolce e Gabbana gabbata, tu, dolcemente e affissa su ascisse e ordinate di una storia che ti appartiene ma ha il volto di un fake Portovenere turcheggia profondo oltre l’arco il mare dalle falesie tagliate al coltello agli strapiombi di terra nel tuffo che sogni azzurro nella tua grotta alchemica ti affacci lustra di ardesia teso l’orecchio a bracciate a sbrano sull’acqua dove il poeta si eter