Il Poeta e la mistica della Creazione

Particolare da un'opera
di Giovanni Fattori

La parola si voltava
verso il suo oggetto 
con sdegno adolescente.
Parola in rivolta,
incapace di taglio
del cordone ombelicale
col regno del suono.

Il primo stridio
- una glassa di silenzio
crepato al centro -
fu canto dell'ipotesi,
un passaggio su muschi mai calpestati,
in eterna penombra.

Guaina su guaina 
e il fischio della poiana
- si spezzava allora
l'unità dei cieli in tangram
mai ricomponibili.

Gli uccelli furono creati 
prima del primo
respiro dell'Uomo
la cui cieca miopia
ha bisogno del frammento
per intuire il tutto.

La cacciata del poeta
fu incisa con lame di fuoco
sul suo sterno fragile.

"Libererai la parola 
cantandone il limite.
Lo strozzo e il singulto
saranno la tua cetra
e ti caverai gli occhi
per ricordarti l'ora
del necessario ritorno
alle armonie del silenzio"
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Testo - inedito 2025 - 
di Sergio Daniele Donati 
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