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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

(Redazione) - Metricamente (Prontuario di sopravvivenza metrica) - 01 - Questioni metodologiche e dintorni

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A cura di Ester Guglielmino Questioni metodologiche e dintorni. Volendo partire dal lemma, potremmo - assieme alla Treccani - dire che per metrica s’intende “ la tecnica della versificazione, cioè il complesso delle leggi che regolano la composizione dei versi e delle strofe, e anche l’insieme dei vari sistemi metrici propri di una lingua, di una letteratura, di un’epoca storica o di un determinato poeta” . In altre parole, la metrica dovrebbe fornirci gli strumenti adatti a comprendere quale modello sostenga un particolare tipo di verso e quali elementi concorrano a strutturarlo. Operazione certo non semplice se teniamo conto che la comunicazione poetica è sempre un esito complesso, la risultante di individualità specifiche e irripetibili; dunque ciò che si può realisticamente fare è solo tentare di definire delle norme generali. Nessuna regola può essere applicata alla poesia di tutti i tempi, di tutti i luoghi, di tutti i contesti; esistono semmai letture - diacroniche e sincro...

(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 44 - La rivoluzione copernicana di Sciascia poeta

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      di Sergio Daniele Donati Di  Leonardo Sciascia  come poeta si parla troppo poco. Eppure tra le anime del famoso scrittore, narratore, giornalista e politico, esiste, forse un po' celata, anche quella che richiama al verso come forma espressiva.  Lo si può cogliere nella raccolta La Sicilia, il suo cuore , pubblicata da Adelphi nel lontano 1997, unitamente ad altro lavoro favolistico-politico  dal titolo Favole della dittatura. E di cuore   la raccolta è densa, e non solo, né tanto, per il richiamo alla terra natia del poeta.  In ognuna delle composizioni infatti un'altra affezione, un altro affetto, emerge patente.  Mi riferisco qui ad un certa descrizione della stasi come elemento sia di stupore che di rivolgimento al sé, a volte in modo angosciato, ma in ogni caso "rivoluzionario".  I luoghi per il poeta, così come spesso i tempi, sono decritti come contenitori di assenza, quasi paradossalmente né oggetti, né del tutto...