Innamorarsi (un ricordo) - Oblivion
 
All'inizio fu stupore, pronuncia lenta sottopelle di un nome — il tuo  — e testimonianza  della mia presenza  all'erosione di un muro  a secco —  il mio . Per questo strusciavo  i piedi sull'asfalto milanese alla ricerca di un'appoggio che mi permettesse  voli planati nel tuo cielo color avorio e  porpora. I miei astucci, le penne,  le chine e gli inchiostri — per te inutili zavorre  al tuo dire unico — erano la mia ossatura cava e fragile,  a sostegno alla mia balbuzie. E anche ora, — ai piedi del monte della disillusione, sul crinale stretto dove ripeti  l'ossessione senza fine dei tuoi barbari " io, io, io " — pronuncio formule che non danno risposta. Resta la parola — quella che mai hai voluto accogliere — a fare da eco  nel silenzio delle mie valli.      [Si fa ogni giorno      più denso, sai,      un odore acre      di rinascita al mondo      che tu hai volu...
 
 
 
 
 
 
 
 
