(Redazione) - Muto Canto - 14 - su Anna Santoliquido
di Anna Rita Merico
Anna Santoliquido:
di poesia lungo frontiere europee, di memoria che costruisce luoghi,
di Basilicata da cui partire e di Sud in cui essere.
chissà come sarò
tra cent’anni
se le gote saranno
muschio o terra
non sentirò il trapasso
mi rapirà la luce
le labbra non emetteranno rantoli
ma versi
vorrei accanto i ragazzi
il mulo nella stalla
i pulcini sotto il letto
le viole nel bicchiere
ritornerò nei sogni
nei desideri delle madri
nella passione degli amanti
nelle nubi del mattino
Difficile comprendere da dove iniziare a dire per un percorso lungo in poesia. Un percorso in cui vita, politica, militanza, ricerca, viaggi, scrittura, traduzione si intersecano fino a tessere un filo unico di tensione esistenziale. Anna Santoliquido nasce in Basilicata, a Forenza in provincia di Potenza. Nel 2010 le è stata assegnata la cittadinanza onoraria in Serbia, nel marzo 2017 ha ricevuto dall’Università Pontificia Salesiana di Roma la Laurea Apollinaris Poetica, un premio alla carriera attribuito ai migliori poeti italiani viventi. Attualmente l’Autrice vive a Bari, anima del Movimento Internazionale Donne in Poesia, associazione attraverso cui intrattiene relazione di proficuo lavoro con il mondo della traduzione in Europa e non solo consentendoci di conoscere poetiche e poesia da meridiani a noi distanti.Anna Santoliquido è partita da un meridione retrivo, il meridione della seconda metà del ‘900. Un meridione dalla cui arretratezza culturale Lei si è emancipata attraverso lo studio. Sul Suo meridione ha posato il proprio occhio lasciando, innanzitutto, parlare i motivi per i quali l’arretratezza della condizione femminile falcidiava tante prospettive di vita. La genealogia di donne forti in famiglia Le ha consentito energia e passione utili a tenere insieme desiderio di conoscenza e legame con le radici. Sempre molto vicina alle dimensioni sociali del femminile in tutte le parti del mondo frequentate nel corso di viaggi e di presenza in poesia. Centrale la propria attività di dialogo con i Balcani lì dove si spende per Autrici piegate, ancora oggi, da forme di patriarcato. Di Anna Santoliquido tocca la generosità dello stare in poesia e la disciplina di un percorso intellettuale vissuto senza interruzioni.
“Sono nata in un paese della Lucania (arroccato sulle montagne come un nido d’aquila) dove alle donne è stato negato per troppo tempo il diritto allo studio. Le mie nonne firmavano con un segno di croce e mia madre arabescava con cura il suo nome e cognome, ritenendosi cieca per non saper leggere e scrivere. Molte tornavano dalla campagna aggrappate alla coda del mulo o dell’asino, poiché in groppa troneggiava il maschio di famiglia.”(1)
L’intelligenza creativa di Anna Santoliquido Le consente di muoversi a partire da quella pratica politica delle relazioni attraverso cui poter tenere insieme un poliedrico esserci speso tra poesia, traduzione, attività di saggista, narratrice ed operatrice culturale.
“Lei, donna del Sud, che unisce le montagne del Montenegro alle acque del porto di Bari, porta la sua complessità tra le nebbie di Londra, arricchendosi di una lingua e cultura del Nord senza tradire la sua originaria luminosità mediterranea.”(2)
A vent’anni è corrispondente in lingue estere, si laurea in lingue a Bari e si perfeziona in Inghilterra dove affina la propria formazione letteraria che continuerà negli anni a seguire. I romanzi di Virginia Woolf e delle sorelle Bronte, le poesie di Emily Dickinson, il realismo di Elsa Morante, i versi di Isabella Morra, della conterranea Giuliana Brescia, la forza di Anna Achmatova, l’amicizia con Maria Luisa Spaziani, lo scavo poetico di Alda Merini indicano il contesto formativo che La segna. La Sua attività di proficuo scambio letterario è con l’Inghilterra, la Germania, la Russia, i paesi dell’Est.
La formazione nel femminismo avviene grazie al lavoro di Luisa Muraro e Luce Irigaray. La conoscenza del pensiero di queste filosofe, gli incontri in poesia in Puglia e Basilicata prendono la piega di un lavoro politico che si snoda intorno alla scrittura soggettiva ed alla ricerca di scritture femminili presenti nel Sud Italia. Sono attività attraverso le quali, Anna Santoliquido, innesca percorsi emancipativi in anni storicamente non semplici.
“Lei, donna del Sud, che unisce le montagne del Montenegro alle acque del porto di Bari, porta la sua complessità tra le nebbie di Londra, arricchendosi di una lingua e cultura del Nord senza tradire la sua originaria luminosità mediterranea.”(2)
A vent’anni è corrispondente in lingue estere, si laurea in lingue a Bari e si perfeziona in Inghilterra dove affina la propria formazione letteraria che continuerà negli anni a seguire. I romanzi di Virginia Woolf e delle sorelle Bronte, le poesie di Emily Dickinson, il realismo di Elsa Morante, i versi di Isabella Morra, della conterranea Giuliana Brescia, la forza di Anna Achmatova, l’amicizia con Maria Luisa Spaziani, lo scavo poetico di Alda Merini indicano il contesto formativo che La segna. La Sua attività di proficuo scambio letterario è con l’Inghilterra, la Germania, la Russia, i paesi dell’Est.
La formazione nel femminismo avviene grazie al lavoro di Luisa Muraro e Luce Irigaray. La conoscenza del pensiero di queste filosofe, gli incontri in poesia in Puglia e Basilicata prendono la piega di un lavoro politico che si snoda intorno alla scrittura soggettiva ed alla ricerca di scritture femminili presenti nel Sud Italia. Sono attività attraverso le quali, Anna Santoliquido, innesca percorsi emancipativi in anni storicamente non semplici.