Un foglio a terra

 


Raccolsi, così per caso, un foglio da terra.
Una scrittura scomposta narrava di un sogno
interrotto al momento del risveglio, 
di ciò che manca alla veglia,
di una lingua che svapora
come nebbia d'autunno dai campi.

È forse ora di accogliere la perdita di ogni senso,
di ricordarsi che nel sonno io non balbetto.
Di questa mia tenuta è guardiano
il canto omotonico dell'assiolo.
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Testo - inedito 31.10.23 - e foto
di Sergio Daniele Donati
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