Quattro poesie inedite di Silvana Pasanisi

LE MIE SORELLE

Le mie sorelle
sono sottili
fogli di pergamena sottili
dalle gambe fragorose di tritolo
che camminano storte
e ti silenziano il sonno
ti operano lo sguardo

Hanno un rumore di fondo
senza ombra
la loro copertura
è da ambiente dell’altro mondo
povero poverissimo
come un santuario chiuso
srotolano i capelli
di lunghezza impercorribile
ma loro lo sanno che cadranno
tutti
e sulle loro teste si spaccherà la luce

Sulla copertina della rivista
sembrano spettatrici casuali
iridescenti
Non credere a niente di quello che vedi
hanno rami lunghissimi e contorti
intrecciati
all’interno del libro ispido
troverai cotone da cucire
tra le cosce e le pieghe
e si svuotano le mascelle
di saliva irata

Con un intero mare al tramonto
 
ELEGIA DEL CONTRARIO

Sei più bella cosi
morta
Appariscente ma giusta
esaltata dai buoni amici
e non da te

Qui c’era un si
deve essere scappato
sulle inconsistenti nebbie dell’accondiscendenza
Ne faremo buona cenere di legna
per il primo fuoco

Lo vedevo quel filo che ti legava alla vita
cosi volgare
Eretico

Lascia che arrivi il finale
A chiacchierare poco
A rendere grazia
A eliminare il sospetto
Stai meglio
morta
le mani giunte e il cappello spostato sugli occhi
le lacrime arrivate fino alle ossa
il libro
diviso in piccole parti

Fottili

arrenditi prima
falli pensare

La foto in cui somigli
a quello che vorrebbero dire di te
l’ho messa sulla lapide
ho scritto con la lingua bagnata
Qui non c’è nessuno
potete piangere
nessuno vi vede

L'AFFANNO DELLA RINCORSA BREVE

Aggiungerei un ramo storto
all'entità di quell'albero
non credi?
Fa male
un male slabbrato e macchiante
approfittare solo della santità dei luoghi

Pianta sgraziata del tempo
se salti la corda
ricorda
i piedi ritornano al fango
alla schiuma sporca e bagnata
non importa molto altro
forse l'odore delle gambe schiuse
la grassa stagione della luce
la magra sorte
il sale sulle piaghe
l'impietosa baracca che sempre incontri mentre respiri
Fa rumore
lo so
ci sono organi che tra loro non hanno accordo
e il respiro si fa vorace

I miei giorni ora camminano in piazza
non s'incontrano spesso
ma si cercano
maledetti
maledetti loro che tolgono
che bramano
che sottraggono spazio
che capovolgono e confondono
Maledette le assurde conseguenze
le coppie di polmoni malati
i bambini chiusi all'oscuro nella bara

A costo di spaccarla
aprite ogni pietra
sia l'orgoglio di chi sa che è impossibile
e torna al lavoro
come prima

MENO

Meno cose
per favore
Toglile che non c’è tempo
non essere cosi diaframmatica
l’aria poi manca
lei se ne andrà comunque
con la faccia di chi dice vedi io sono l’aria
hai mai visto qualcuno soffocare?
Meno
togli
i vermi s’insinuano nella massa
e la massa critica produce errori
Taglia
fai spazio
Mentre tutto stringe
Apri la piaga
pulisci e richiudi
dai agli occhi il gratuito del tempo
alla voce il delirio della peste
Poi muto
strappa ogni singolo libro
se prima hai allenato la memoria a renderti immortale
Tu
sei immortale
pagina dopo pagina
secolo dopo secolo
Le parti scorticate poi
incollale
tieni i pezzi uniti
ti serviranno a soffrire di più
mentre fai gli utili incarti della vita
con genuflessa ammirazione
per chi ha spaccato
rotto
sbagliato
sputando pagine di primo soccorso
di idee piccole
e assurde e minuscole vite
mai esemplari
ma tracciate bene su ogni planetario

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NOTE BIOBILBIOGRAFICHE
Silvana Pasanisi nasce a Taranto dove vive . Lettrice appassionata, negli anni universitari si dedica al teatro per ragazzi in qualità di attrice nella Compagnia del Mago Distratto, solida realtà teatrale del territorio ionico. Nel 2020 torna nella sua Compagnia teatrale per nuovi progetti .
Pubblica varie sillogi poetiche, partecipa a prestigiose antologie, collabora con la Casa Editrice “Il Papavero” di Avellino in qualità di responsabile di collana . Animatrice culturale, protagonista di iniziative e performances legate alla poesia e alla narrativa in tutto il territorio nazionale , interlocutrice di associazioni culturali e case editrici, scrive per il blog “Versipelle” format per la diffusione e valorizzazione del linguaggio poetico.
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