Tre inediti di Michele Carniel

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[Poesia #1]

Coagula nel cielo
un volo di ghiandaie,
legittimano il senso del dovere
ramificano il colpo d’occhio.
Grammi misurati di respiri
sbriciolano il giorno
suturano la terra al cielo,
quel sangue che sono io.
Trova un lavoro alle mie dita
indica loro dove s’annida
il disegno dei tuoi occhi,
il motivo che li domina.
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[Poesia #2]

Di piuma, come neve
s’appoggia il fiume alle rive
quasi ad imitare
il cielo arredato che lo osserva.
Non si cura, a ragione
del litigio ossessivo delle correnti
nelle smeralde interiora,
il loro muto deflagrare.
Potessi essere acqua
quietare il mio dentro abissale
adagiarmi sul fondo, ascoltarlo
mentre tace di compassione
e non attendere più sponde
- a consolazione -
ma solo l’abbraccio del mare
e farmelo bastare.
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[Poesia #3]

Un senso di formiche sulle dita
la critica del sangue al corpo
propaga, stordisce
determina posizioni.
Non sarò sazio di questa mensa
della ciotola in carne e ossa
che mi poni come carcere
- l’aprioristica legge del tuo seno -.
Aderirò al calendario delle passioni
aggiungerò fame alla fame
ed ogni boccone avrà il gusto
di lenzuola sulla tua pelle.


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Dice di sé l'autore:
Mi chiamo Michele Carniel, sono nato il 15 gennaio 1978 a San Donà di Piave, dove attualmente vivo con mia moglie. Di professione faccio il progettista navale.
Ad ottobre 2019 ho pubblicato per Sillabe di Sale editore la mia prima silloge “Tra il Piave e la luna”.
Nel 2020 tre mie poesie sono state selezionate per l’antologia di poeti contemporanei “Kairos” (CTL editore).



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