Mi chiedi perché scrivo

Autoritratto  di Sergio Daniele Donati

Comincia con un soffio
- un arco che si tende senza freccia
una linea di desiderio -
e poi si posa come piuma
nel parco-giochi dei ricordi;
là, tra salti all'elastico
e grida di battaglia.

Mi chiedi perché scrivo?
Ero il bambino solitario, sull'altalena
e il cielo mi chiamava
a rifiutar la terra

Mi chiedi perché scrivo
e ignori che i miei solchi
erano letti d'un fiume
che andava ben riempito;
per non morire.

Non chieder mai perché scrivo
se non vuoi udire di lontano
il cigolio arrugginito
d'un'altalena vuota.



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