Assenza


Capita poi che un dire arcano
scopra dell'assenza la finzione,
che basti dirsi piano "non c'è"
e omettere in fin di frase
quel "più" che divarica lo iato
tra il prima e il poi.
Capita che basti che il male
ricevuto sia detto
per interrompere lo spurgo
della ferita e osservare
piccole lucciole ricucire
i lembi di uno strappo.
Capita di ricordarsi
chi si è stati
e da quali deserti,
da quali pietre aguzze
giungano i tuoi passi
e di dirsi 
che non è il caso
di accanirsi a cercare 
bellezza in ciò che non è più.
____
Testo inedito 
di Sergio Daniele Donati
stampa la pagina

Commenti