Tralicci e ruggini

«Tralicci» di Sergio Daniele Donati
Pensi che il sacro risieda 
in oli e incensi -o mirre-
che si manifesti solo
nel sorriso d'un bimbo
o nel volo distratto del gabbiano. 
Poi t'accorgi che 
la dimora del sacro
è nella ruggine 
d'un traliccio abbandonato,
che sacro è il desiderio di tingere
di rosso la morte
per non permetterle 
di confondersi con l'oblio 
del ciclo delle stagioni;
sacro è ogni sforzo di memoria
e la ripetizione bisbigliata 
dei nomi che si celano
tra i licheni; sulle pietre.
Sacra è l'ironia del profano
e il ma-ma-ma balbuziente
del neonato; prima dire la parola
che tutti noi quieta.
(Sergio Daniele Donati Inedito 2021)
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