(Redazione) - Omaggio a Umberto Piersanti nel giorno del suo compleanno - a cura di Paola Deplano

 


Nel giorno del compleanno di Umberto Piersanti intendiamo far riemergere delle gialle margherite, venute a spodestare i favagelli gialli in un momento buio della vita del poeta. L’anno di scrittura è il 1975, il titolo della silloge che le ospita è L’urlo della mente, edito da Vallecchi nel 1977.
Sono ombre del passato, che riappariranno nel futuro, perché L’urlo della mente uscirà a breve in una nuova edizione con inediti e prefazione di Alberto Fraccacreta per i tipi di Samuele editore.

Per la redazione de Le parole di Fedro - Paola Deplano


LE MARGHERITE GIALLE DELL’AUTUNNO

Le margherite gialle
dell’autunno
dai treni giù per i greti
nei giorni più chiari
di settembre
da Cividale
alle piane intiepidite
ormai di Lombardia
era la fiamma chiara
d’una possibile riscossa
il saluto lungo
nel viaggio ritentato
il laccio sottile
d’aria di coloro sul trapasso
per un tempo
oltre lo stupore
fugace
di fiori e degli azzurri
ancora sanguinosamente
differente.

C’erano sempre queste
margherite
sotto i torrioni
verso i mattoni vecchi
della casa isolata di Mengacci
e ancora più tenaci per la nebbia
nelle campagne
d’Emilia
e della Romagna.

L’assurdo non ha
intaccato i luoghi
mentre sbatteva me
negli edifici serrati
e nei piazzali precisi
dove con i compagni non previsti
s’era stroncati dalla sofferenza.

Da tempo immemorabile
conosco l’indifferenza
al male
non dico della natura
nei ritmi e nelle vicende
qualcuno già lo ha scritto
e definitivamente
ma questo è anche
nei segni
nelle presenze
a me sacre
del tempo differente.

Non ho rivisto le margherite
nei giorni
quando più atroce
era l’urlo della mente
fiorivano ugualmente
oltre la porta serrata
della pazzia
riservate impassibili
ad ogni altro.

Ma lo prendo
ugualmente come segno
teso nella Paura
che m’avviluppa
questo giallo bagnato dall’autunno
segno di forza mite
della tiepida gioia
della vita.

(ottobre 1975)

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