Ride



Parte da un istante
di vuota coscienza
e non sa nemmeno
come si chiama.
Sa che parte
e a volte torna
e che si incaglia, 
ridendo,
a ogni passo sugli scogli
su cui sirene e desideri
non cantano più.

Si incaglia 
sulle pietre aguzze
del ricordo e dell'assenza;
e ride, 
ride senza fine,
né inizio, né conto.

Ride dall'unico dente giallo
che gli resta,
il saggio sdentato
e ubriaco della vita.
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Testo - inedito 2025 -
di Sergio Daniele Donati
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