Un volto appeso al cielo (un sogno)

Il tuo volto appeso ad un cielo ocra
e un chiodo di titubanze fragili
tra sopracciglia nerastre incapaci
di resistere un solo istante in più
là, a una confessione di durata.
Un "ancora amo" il mio che pesava
galassie blu di consapevolezza.
Sguardi e calcinacci grigiastri a terra
caduti da un muro troppo provato.

La venefica sindrome d'assenza
divenuta ormai rovina di teschi.
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Testo - inedito 2024 - e foto
di Sergio Daniele Donati 

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