Sette poesie estratte da "Guardarlo ancora” (Youcanprint 2022) di Miriam Bruni


Dedicato a Miriam Bruni
(di Sergio Daniele Donati)

Che dire di quel fragile legame
che unisce la corolla allo stelo
e protegge il petalo,
perché non cada 
su una terra distratta?

Così sei tu, 
e dimora tra i tuoi lemmi
la lingua antica dell'attenzione.
Dura un canto
- sì, quel canto che mai tace.

E io ti leggo mentre il ragno
tesse la tela più preziosa
d'un ricordo che si comunica
nel silenzio d'argento della notte.


POESIE ESTRATTE DA 
"Guardarlo ancora" (Youcanprint, 2022)


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Anche se è notte per questi baci,
è lì che torniamo ad unire le bocche:
nel sogno. Un calco perfetto
di come facevi per bere la vita.
Ero per te come linfa segreta.
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Resta ferma la tenebra, è catrame.
In lei non ci si muove. La luce invece
è una corsa del cuore: vi è giubilo,
accensione, apertura alare!
Quante panchine, giardini,
ci han visti vicini. Allo scadere del tempo
– del nostro - non badavamo.
Non confusi, sai? l’amicizia con l’amore.
Era un pizzo macramè la nostra storia.
L’eleganza di un incontro ricamato
nel dolore e nella gioia.
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Per certi versi fragile - pericolante -
umida e stanca e col timone rotto
Io sto come lasciata
in un cassetto - Come un piccolo
gancio dismesso – Per altri versi
con l'anima resisto alle bufere
e al pressante languore delle vene
che d'improvviso sale agli occhi
e fa tremare. Non posso udire no,
non posso dire definitive mots
su questo amore. Pensarti
per sempre perduto (?) No,
non mi è dato.
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Vorrei fosse bugia
che non mi chiedi scusa, o lasci
deliberatamente il sopravvento all'ira. Oh,
non fosse vero che ignori questo pianto. Cordiale
tornassi alla mia porta, avvolto come allora di silenzio

e pace aperta!

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Lo schifo che le fa vedere
le tue dichiarazioni
ridotte a sale… Lo schifo
che le fa sentire
che non vuoi più le cose
che amavi da morire.
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Amandoti ha imparato
come il deserto
ad essere paziente
Il desiderio a scavalcare
e l'accidente
A farsi dura in viso
come Gesù da Caifa
Pietra che accetta
l'umiliazione
pur di restare
fedele all'Amore
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Era così altissimo
che più nessuna cosa
poteva fargli ombra

Petto nudo in pieno sole
Non se l'aspettava
Le hai bucato il cuore

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NOTA BIOBIBLIOGRAFICA

Miriam Bruni (1979) è nata e cresciuta a Bologna, ha due figli e ama raccogliersi frequentemente passeggiando e fotografando la Natura. Ha frequentato il Liceo Linguistico Malpighi e la Facoltà di Lingue e Letterature straniere moderne, abilitandosi per l'insegnamento della Lingua Spagnola. La passione e la pratica poetica la caratterizzano da sempre: scrivendo mette a fuoco le esperienze vissute, cercandone e restituendone l’essenza profonda e risonante. Tende alla massima concentrazione. 
Traduce poesie dallo spagnolo all’italiano e ha dato alle stampe otto libri: “Cristalli” Booksprint 2011,“Coniugata con la vita. Al torchio e in visione” (Terra d’Ulivi 2014), “Credere nell’attesa” (Terra d'Ulivi 2017), “Così” (Ed. Poetry, 2018), “Falesìa” (Ed. Folli, 2019), “Concentrati sul cromosoma celeste” (Controluna, 2022), “Cuanto cuesta vivir”, (Youcanprint, 2022), “Guardarlo ancora” (Youcanprint, 2022).
Negli ultimi anni si è adoperata come direttrice artistica dell'Officina Culturale di Livergnano (Pianoro, Bo) e del Jardìn de Palabras di Bazzano in Valsamoggia (Bo), organizzando incontri e presentazioni di libri e di mostre...
Attualmente collabora con la rivista web Millecolline e sta escogitando maniere multimediali per far conoscere non solo i suoi testi poetici e le sue traduzioni dallo spagnolo, ma anche i suoi scatti fotografici, la seconda sua passione creativa! Cura anche alcune rubriche: Pontili poetici, M.I.P (Miry in Poetry), L'angolo di Miry.
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