In sogno


1

Muore la falena
al contatto con la luce;
così io se dimentico
le mie fertili penombre.

2

È l'ora in cui non dire altro
che lo stanco desiderio
d'un silenzio senza fine.

3

Si sposta l'orizzonte
a ogni passo.
In sogno, al contrario,
sfioro tele d'argento
col solo respiro.

4

Nel pennino
siero e sangue;
le argille del pensiero.

5

Fai pure ciò che credi,
ma non evitare, prima,
di credere in ciò che farai.

6

Non sono affatto perso
o incapace di ritorno.
Ho smarrito però il senso
sacro di una fuga vitale.

7

Eppure la notte parlava 
- e io non ascoltavo -
di castelli di sabbia
devastati dal vento 

8

Il sogno nega
il linguaggio della vita
e rende di rame il vello
rubato da Giasone

9

Eppure la notte parlava
- e io non ascoltavo -
d'un bimbo dimenticato
sotto le radici del Pino mugo.

10

Ho dimenticato di appoggiare
il pennello della sera
al giallo ocra delle tue iridi.
Ride ora sulla tela
un volto antico di ninfa
- il volto rigato da lacrime d'erba.

11

Mi sveglia la tua voce di cristallo
tra i soffioni nel prato
E mi copro il volto di muschio
e terra per ricordare
il profumo della tua pelle.

«Tornerai?», mi chiedevi.
«Dovrei prima saper andare», pensavo.
E torni tu, e spacchi i ventricoli
col timbro color nostalgia
della tua voce di sogno.

12

Eppure la notte tace
- e io ascolto nel pianto
il suo rifiuto stizzito.
____
Testo - inedito 2023 - e foto
di Sergio Daniele Donati

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Commenti

  1. Bravo, Sergio! Alcune credo di averle già lette, comunque versi intensi e profondi. Barbara Rabita

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  2. Bellissima , che emozione .Grazie 😘

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