Due inediti di Cristina Simoncini


È morta l’emiliana, centotre anni.
La tua Lea – la padrona delle terre.
Parole poche, affetti misurati
amata dai mezzadri e consapevole
di essere straniera tra di loro,
di avere un’altra lingua.
Eppure ti piaceva quella donna
diversa, senza ninnoli
che sapeva condurre la sua vita
stimata dal marito, niente figli.
Avete condiviso la sparizione
dello stesso mondo, la malinconia,
la torta di mele che cucinava
lei, signora a disagio nella formica
delle cucine nuove, cittadine,
gli occhi cerulei e a tratti disillusi,
il sano scetticismo antiborghese.
La tua testa era bassa per rispetto,
niente ti ha riscattata dalla terra
dal dividere a metà il tuo lavoro.
Dopo il caffè corretto alla sambuca
scivolava qualche lacrima, volti
scavati e guance piene di rispetto,
entrambe altere, senza discendenza.


Cristina Simoncini - inedito 2023


Sbuchi dal margine di un’epoca
alla quale sembri non appartenere
– anni vibranti di protesta,
sangue che resta sull’asfalto –
il tuo non è un autunno caldo.

Proiettato verso l'altro socialismo
guardi di lato per attraversare
quel presente ruvido, hai perso
un po’ del tuo entusiasmo –
lo sviluppo si incrina, lascia vedere
la spina inflazionaria, i piani occulti.

Sei più vicino al centro commerciale
della cittadina, alla Bianchina sfacciata
con l’altoparlante, al cinema per
la famiglia, il salto è atterrato
in mezzo alla provincia, nella piazza
del paese, si è spezzato il fiato
dell’illusione collettiva, a casa
due ragazzine complicate, meno
felici di quanto potessi immaginare.

L’amore si protrae oltre la foto,
resiste la cravatta colorata
grazie a cui ho imparato
a dialogare col tuo doppio,

il borsetto – bloccate tra le clip
le carte incasinate della vita –
e il quotidiano affidabile
nella solidità della tua mano.

Cristina Simoncini - inedito 2023
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Dice di sé l’autrice…

Di essere nata e rimasta solo lettrice per tanto tempo, di aver pubblicato poesie su riviste cartacee (Il Foglio Clandestino, Aperiodico Ad Apparizione Aleatoria) e spazi virtuali (Roberto R. Corsi, Le Parole di Fedro, Limina Mundi, Periscopio, Circolare poesia, La rosa in più, Versolibero, Amori miei e altro), di voler continuare a scrivere poesia.
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Commenti

  1. Grande e umile!
    Mi piace leggerla.

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    1. Quello di Cristina Simoncini è un dire che trova nell'umano stimolo per parlare dell'Umano con l'iniziale maiuscola. Grazie davvero di cuore

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  2. La seguo da tanto. La più brava

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    1. Sì, una poeta che anche noi seguiamo da sempre. Grazie

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  3. Le sue poesie sanno di scrittura d’esperienza di vita…sembra starle accanto seguirla mentre scrive vivendo.❤️

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    1. Verissimo, le parole di Cristina Simoncini sono il riflesso del senso profondo della vita nella scrittura, tra le altre cose. Grazie per il magnifico commento.

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