Sognavo tanto

 

"Bella di notte" di Sergio Daniele Donati

Sognavo tanto.
Prima che mi togliessero il sogno,
che lo tagliassero
in coriandoli multicolori;
prima che il pulcino tornasse
nell'uovo e la terra
fosse confusa di nuovo con le acque,
io sognavo tanto.

Tempo senza sogno,
smemorato e asmatico,
tempo che traccia
linee evanescenti di dolore,
macchie d'inchiostro simpatico
su fogli senza firma.

Però, prima,
io sognavo tanto.




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Commenti

  1. Una poesia che parla di una resa, triste ma cosciente. È un piacere per la mia anima randagia seguire questo blog.

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    1. Grazie davvero, che belle parole le Sue. Parto dalla fine del suo messaggio, con un augurio. Spero sempre che le anime "randagie" (non sa quanto mi risuoni questa Sua espressione) trovino respiro e dimora.
      E, se passare di qui nella ricerca di quel luogo che chiamiamo "casa", le può essere utile, le porte sono aperte. Quanto alla resa consapevole, Lei non solo ha centrato il tema ma mi ha ricordato che "poetare" è anche di chi legge, anzi soprattutto.
      E di questo, mi creda, la ringrazio dal profondo.
      (Sergio Daniele Donati - Fedro)

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