Passeggiando alla Chiesa Rossa


A Camillo Sbarbaro

Potrei sedermi su quella panchina
a sentire il tepore di voci bambine
e di giochi adolescenti, sull'erba.
Potrei dirmi che per riempire il vaso
bisogna lasciare che si colmi,
e tracimino memorie torbide,
e di ghiaccio, dal fondo.
Potrei riempirmi i midolli
del tocco gentile degli insetti
su una mela marcia, a terra.
Ma ci sono sempre voci di cristallo
che, dal basso, trasformano
ogni mia esperienza
in impellenza di narrazione.
Non resisto più
e torno alla penna,
mentre ne bestemmio l'esistenza.

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Testo — inedito 2025 — e foto
di Sergio Daniele Donati 

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Commenti

  1. Grazie Sergio quanta dolcezza nelle tue parole !

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  2. Le stagioni offrono il pretesto e la penna -maledetta e preziosa- tutto il resto. È bellissima! Grazie Sergio🪶🍁

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