Mon double rêve (à l'hôpital et des mois plus tard)


Fu un doppio sogno;
osservavo il tuo sonno
dandoti la mano, piano.
Poi non eri più tu: eri lei, 
la malattia dalla quale
non si guarisce.
Il vetro era offuscato
da una gelatina trasparente.

Non parlavi, non parlavi
non parlavo: non potevo.
Mi dicesti con lo sguardo: 
"Attento al tuo risveglio",
il vetro offuscato 
da una gelatina trasparente
-  cataratta inoperabile
dei miei occhi. 

Non ero io, non eri tu, 
non era lei
era l'assenza; era l'assenza
la manifestazione della malattia 
dalla quale non si guarisce.
Era lei, la malattia,
il vetro offuscato
da una gelatina bianca,
per l'ecografia delle voragini
del mio cuore.

E ti guardavo respirare piano
e non parlavo,
il vetro offuscato 
da una gelatina trasparente.

Aprii gli occhi, 
- corsia, silenzio, notte
rantoli, un anziano chiamava
sua mamma; senza sosta -
non saresti tornata,
non saresti tornata più;
il vetro offuscato
da una gelatina trasparente
per l'ecografia delle voragini
nel mio cuore.

Testo - inedito 2023 - di
Sergio Daniele Donati 
stampa la pagina

Commenti

Posta un commento