(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 16 - Sul delicato poetare di Floriana Porta

A cura di Sergio Daniele Donati
Parliamo tutti spesso di delicatezza, e di tale sostantivo facciamo l'icona di una certa poesia; un valore irrinunciabile a cui ispirarsi anche e soprattutto per contrastare le asperità della nostra vita quotidiana. 
E a questa esigenza e falso archetipo di un poetare delicato spesso facciamo coincidere i nostri sogni e desideri, quasi che la poesia non avesse più la funzione di svelare anche la crepa, lo strappo e la fessurazione, ma solo di coprire ogni nostra titubanza e inciampo con un linguaggio di sogno. 

Ebbene quella è la falsa delicatezza della parola, la trappola che evita di parlare del meccanismo che si rompe, si incaglia e non porta con sé a chi la riceve alcun valore.

Poi -  fortunatamente - esistono poeti capaci di far emergere ciò che io chiamo la vera delicatezza, la fragilità e il valore di una parola cosciente tanto del suo limite, quanto delle sue potenzialità. 
Una parola delicata non è mai coperta atta a nascondere il vero, è, al contrario, rivelatrice dei nostri dolori come una carezza su una pelle poco abituata a riceverne e manifesta il rispetto con cui ci si avvicina empaticamente a chi soffre per dar conforto, rinunciando contemporaneamente però all'idea della nostra onnipotenza.
Questo è il dire, il verso, il carme delicato. 
Questa è di sicuro l'argilla sacra di cui si compone la scrittura di Floriana Porta in cui fragilità (in senso alto) e consapevolezza del lemma è sempre presente; potenzialità e limite del dire vanno sempre a braccetto. 

Una poesia, quella della Porta, dunque sempre consapevole dei percorsi necessari alla parola per divenire corrente, portatrice di suono, prima ancora che di significato. 
La poeta ci conduce su più registri espressivi, che vanno dallo Haiku alla composizione più in linea con la scuola poetica occidentale, sempre però avendo avanti a sé i valori che della delicatezza sono i principali formanti: responsabilità (della parola), limite, rispetto di chi la parola riceve. 

Sì, perché delicatezza dello scrivere non è altro che dar valore all'etica della scrittura. E con questo non si intende dare valore alle teorie morali della poesia, che vi scrive ripudia.
Etica della parola significa, in modo particolarmente sentito in Floriana Porta, saper mettere in relazione il dire con la sua funzione modificativa per chi lo riceve, da cui la delicatezza di cui si parla. 

Qui di seguito, Le parole di Fedro vi propone alcuni estratti da diverse raccolte di Floriana Porta, poeta che chi ama interrogarsi sulla funzione del dire - di ogni dire, non solo di quello poetico - non dovrebbe omettere di seguire.
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ESTRATTI

mondi remoti – 
andare più lontano 
nei più bei sogni 
non è senza contorno 
lo scorato perdersi

(da L’infinito è in me)

troverò il coraggio 
di cancellare questo buio 
possono rinascere 
anche le crepe più profonde

(da L’infinito è in me)

IL VERBO, IL RESPIRO 

Cicatrizzo 
l’inafferrabile ripetersi 
di cornucopie di fiato e 
di versi. Il verbo, il respiro 
diventano reali. 
E guardo in su. 
Anche il loro rovescio 
non sa di vuoto. 

(da Dove si posa il bianco)

seguir la luce – 
in un drappo di stelle 
scivolo via 

(da Il Giappone in controluce)

la prima brina 
pronta a rinascere 
intorno a noi

(da Il Giappone in controluce)

LA MIA NON È POESIA 

la mia non è poesia 
è una strada sterrata 
una nebbia che s’infittisce 
un incedere a tentoni 

la mia non è poesia 
è il suono del diapason 
un abito di seta 
una figura a metà cancellata 

in fondo cerco solo d’imprimere 
i miei versi sulla carta 

la mia non è poesia.

(da La mia non è poesia)

IN OGNI DOVE

Reticoli filamentosi 
in ogni dove, 
anche dentro mari di corallo. 
Fra il penultimo verso 
e il primo, a capo chino. 
Perlopiù nascosti 
in un inganno.

(da Quando sorride il mare)

SETE DI MARE 

spire e sillabe 
antichi aromi di dattero bianco 
ogni onda ogni nodo 
lavora la parola 

vive il vento 
là dove la pelle sconosciuta 
di questa polpa carnosa 
continua ad aver sete di mare

(da Offro respiro ai versi)


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NOTIZIE BIOBIBLIOGRAFICHE SULL'AUTRICE
Floriana Porta è nata a Torino nel 1975, vive a Vinovo e fin da piccola ho avuto la necessità di scrivere, comporre e disegnare. Si presenta con forme espressive di rara intensità e la sua opera – poetica e figurativa – si dispiega fra la natura e la bellezza, l’introspezione e il sogno, elementi imprescindibili della sua riflessione esistenziale. Uno stile, il suo, caratterizzato da raffinatezza, contemplazione e armonia. Ha pubblicato libri ed ebook di poesia, haiku e dipinti. Allieva di Fernando Bibollet, Antonio Carena e Nino Aimone, ha esposto nel Torinese e nell’Astigiano le sue opere ad acquerello. Altre tecniche utilizzate dall’artista: collage e fotocomposizioni digitali. Attualmente collabora con diversi siti e giornali che si occupano di cultura, poesia e arte. Ha fondato nel 2017 il gruppo poetico di “Vinovo in poesia“.
LIBRI
Titoli delle sue principali pubblicazioni: Verso altri cieli (Edizioni REI, 2013), Quando sorride il mare (AG Book Publishing Editore, 2014), Dove si posa il bianco (Sillabe di Sale Editore, 2014), L’acqua non parla (Libreria Editrice Urso, 2015) Fin dentro il mattino (Fondazione Mario Luzi Editore, 2014), La mia non è poesia (Aljon Editrice, 2017), I nomi delle cose (Edizioni L’Arca Felice, 2017), In un batter d’ali (AG Book Publishing Editore, 2018), Offro respiro ai versi (La Ruota Edizioni, 2018), Il Giappone in controluce (AG Book Publishing Editore, 2020) L’infinito è in me (AG Book Publishing Editore, 2021) e Oltre gli orizzonti (Blurb, 2022).
OPERE ARTISTICHE – DONAZIONI E RICONOSCIMENTI
Floriana Porta ha donato due sue opere al Comune di Vinovo: una – raffigurante un unicorno, stemma del Municipio – è presente nella Sala Consiliare e l’altra – una elegantissima dama ritratta davanti al Castello di Vinovo – è esposta nella Biblioteca Civica di Vinovo, nel Castello della Rovere. Su Facebook troverete la foto di Floriana Porta insieme al sindaco Guerrini. Porta merita un riconoscimento particolare per la sua bravura come ritrattista grazie alla copertina di un importante libro su Annie Ernaux pubblicato recentemente (qui troverete l’immagine). All’interno del libro sono raccolti altri suoi dipinti.

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Commenti

  1. Floriana Porta01/02/23, 16:21

    Grazie! È una splendida recensione sulla mia più intima poetica: indaga infatti su quella delicatezza che fa parte dei miei versi, dei miei dipinti, in poche parole di me stessa!

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    1. Siamo noi a ringraziare per averci permesso di ospitare su Le Parole di Fedro così delicati componimenti.

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  2. Aggiungo il mio grazie a Sergio per la condivisione di sì tanta poesia e Floriana Porta per l'altezza del suo poetare

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    1. Grazie davvero dal profondo anche da parte della poeta Floriana Porta

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  3. Veramente una bella la recensione! E un bel modo di dar senso e intensità alla delicatezza, che c'è davvero e come VALORE , nei testi di Floriana .
    Bravo Sergio!

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    1. Sì la delicatezza a mio avviso è il centro di tutta la sua poetica

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