Con sguardo supino


Con sguardo supino
e sterno timido
ho compreso tra ciglia di luna
il tuo mondo di sale, rosa.
Non chiedermi dunque
cosa muova ora la mia penna
dopo secoli di frammenti d'opale.
Tra quelle ciglia, lo sai,
ho percepito l'esigenza
d'un gesto lemuro e delicato,
della contemplazione attenta
del mio sangue di rame
prima di intingervi 
con gesto deciso
il pennino regalatomi
da un oracolo non vedente. 

Foto e testo - inedito 2022 -
di Sergio Daniele Donati ©

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