Il sassolino

Foto di Sergio Daniele Donati

Tengo un sassolino in mano
quando scrivo.
Ho bisogno di peso
tra le dita
perché non volino via
le parole, fuggiasche.

Tengo un sassolino in mano
quando leggo.
Ho bisogno di memorie nuove
tra gli occhi
perché si plachi infine
la recitazione del mio nome.

Tengo un sassolino in mano
quando studio.
Ho bisogno di canti antichi
tra le labbra
perché si estenda a mio figlio
ogni mio sforzo di comprensione.

Tengo un sassolino in mano
quando parlo.
Ho bisogno d'un filo d'argento
tra i denti
perché voli alto
l'aquilone dei miei intenti.

Tengo un sassolino in mano
quando amo
Ho bisogno di radici salde
nella terra
perché abbia respiro
la mia promessa di cambiamento.

Tengo un sassolino in mano
quando prego
ho bisogno che prenda corpo
nello stomaco
il pianto dei milioni
di preghiere; inascoltate.


Tengo un sassolino in mano
prima di dormire
ho bisogno che resistano
al risveglio
tra sterno e plesso,
tracce di significato pesante;
e si quieti infine
la parola che offusca
ogni mio desiderio di Silenzio.







 

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