(Redazione) - Le quattro stagioni di Jonathan Rizzo - AUTUNNO

Jonathan Rizzo ritratto da Dino Ignani

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I. - FORMICAIO, FORMICHE E FORMICHIERE

Fare buio celere
nei meriggi spenti d'autunno
mentre lenti passi
sotto nuvole gravide di memorie grigie
e stanchezze sudicie
arrancare.
Il finestrino è un diversivo
omaggio col biglietto.
L'umanità non ha prezzo,
è fuori mercato.
Rallenti, uccelli neri volano bassi.
Un uomo in sedia a rotelle
tira fuori pendula la salsiccia
per orinare sul bordo della via.
Il cane di fianco fido
fida guardia guarda me
seduto osservatore in movimento
inchiostro che scalpita e ribolle.
Ribelle stacco.
Passeggio controluce artificiale
di città e cittadini,
formicaio, formiche e formichiere.
Svolgimento.
La Polizia di Stato
lo ha
braccato, fermato, circondato, intimato, accalappiato.
Lui, ruote/cane/pene, appare
affatto intimorito.
Ride sprezzante piuttosto,
ai musi duri intessuti scuri
di chi lo circondi a tenaglia
per oltraggio al pudore
ed alla sua sopita veglia.
Particolare :
Pedigree mosca che sbatte le ali
inciampando nella menzogna
del vetro trasparente. Metafora.
Dal caffè letterario circostante
Firenze ridacchia scimmiescamente,
primo piano,
davanti e dietro
i propri vetri opachi
e gli uomini via deportati
perché non sono, punto
virgola
non sono, un bello spettacolo
dietro e davanti
al pubblico pagante
vestito di luci appariscenti. Già Natale?
E siamo tutti più soli un poco alla volta.

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II. - GIUSEPPE UNGARETTI

a vedere il mare ligure scorrere

d'autunno

insieme.

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III. - LO ZITELLO o LO ZIMBELLO

Voglio sposarti
indossando fiero i miei capelli bianchi,
i fianchi stanchi.
Voglio sposarti,
Farmi tra le spine di grano
passaggio
tra le estati e l'autunno eterno.
Voglio sposarti
perché mi hai insegnato
il profumo della femminilità
che non ha tempo
e
il mosto della mia mascolinità,
mostro tra le braccia spento.
Voglio sposarti
perché mi hai ricordato
che la mia anima ed il corpo
sono vivi, sono carne,
sono fuoco, sono vento.

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NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE (fornite dall'autore)

Jonathan Rizzo - radici elbane, studi storici fiorentini, formazione poetica sui boulevards parigini. Il resto è fuffa.